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Giro di Romandia: la vittoria "scandalosa" di Valverde

Lo spagnolo squalificato per doping in Italia continua a correre e a vincere, in attesa che il Tas decida se estendere il provvedimento italiano a livello globale

Continua lo scandalo. Lo spagnolo Alejandro Valverde (Caisse d'Epargne) ha vinto l'ultima tappa del Giro di Romandia, 121,8 km con partenza ed arrivo a Sion, e conquistato il successo finale nella corsa, che da tradizione precede in calendario l'inizio del Giro d'Italia (al via sabato da Amsterdam). Corsa alla quale però come noto Valverde non potrà partecipare, perché, come confermato recentemente anche dal TAS di Losanna, è stato squalificato per 2 anni dal tribunale antidoping del Coni per le corse organizzate su territorio italiano.
Il vincitore della Vuelta di Spagna 2009, coinvolto nell'inchiesta antidoping spagnola Operacion Puerto, è stato squalificato perché secondo l'accusa si sarebbe sottoposto a trasfusione ematica, sulla base del confronto del Dna tra il campione di sangue prelevato durante la tappa italiana del Tour de France 2008 e quello contenuto in una delle sacche di sangue congelato ritrovate in possesso del famigerato medico spagnolo Eufemiano Fuentes.
In attesa che il Tas consenta di estendere la squalifica italiana a livello globale, lo spagnolo però continua imoerterrito a correre e a vincere. Un assurdo dello sport. Per la cronaca, Valverde ha preceduto allo sprint il connazionale Igor Anton (Euskaltel-Euskai) e lo sloveno Simon Spilak (Lampre).

In classifica generale Valverde ha preceduto di 11« proprio Spilak.

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