Il destino di ecopass vacilla. O meglio a vacillare sono le le esenzioni per quei mezzi che non pagavano il ticket antismog. Ora anche i 14mila proprietari di veicoli euro 4 e euro 5 diesel senza filtro antiparticolato rischiano di dover pagare 5 euro ogni volta che entreranno nella Cerchia dei bastioni. La delibera che stabilisce la deroghe ai disele senza fap scade il 30 aprile, ma ieri il Tar ha rigettato la richiesta di sospensiva delle deroghe richiesta con un ricorso da Genitori antimsog, Italia Nostra e Wwf, proprio perché mancano pochi giorni alla scadenza del provvedimento, rimandando la decisione nel meriot all8 giugno prossimo. É attesa per il 3 maggio, infatti, la decisione della maggioranza di Palazzo Marino, riunita in conclave allabbazia di Chiaravella per discutere di temi chiave per la città a un anno delle elezioni, tra cui il destino di Ecopass. Il tribunale amministrativo però ha riconosciuto la bontà del ricorso presentato perchè evidenzia le incoerenze delle delibera rispetto al quadro generale del ticket antismog: posto che il principio ispiratore è «chi più inquina, più paga», infatti è in stridente contrasto con le esenzioni dal pagamento di diesel euro 4 e 5 tra i più inquinanti. Ecco allora che la maggioranza, sulla base di questo ragionamento, sta pensando di anticipare la decisione del tribunale amministrativo.
«Il 3 maggio - spiega il vicesindavo eassessore lala miblità riocardo de corato - decideremoe se lasciarte ecopass così comè o inaspirme il trattamenbto sui diesel euro 4 e 5 asenza filoptr. Posto il rischion che uil tribiale cancelli, le deroigh,e forse tamot vale anticpiare la deciisone».Giro di vite su Ecopass Il Comune pronto a far pagare tutti i diesel
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