C’è Gita Scolastica e gita scolastica. La differenza è questione di maiuscole, ma soprattutto di prezzo: 600 euro a cranio per 7 giorni di soggiorno-lusso a Londra, oppure 280 euro a capoccia per una settimana di soggiorno-sfiga a Monaco di Baviera. Insomma, destinazioni e pernottamenti differenziati in base al reddito familiare.
Così, se mamma e papa sono in bolletta, devi accontentarti di un panino würstel e crauti a Königsplatz; se invece i genitori navigano nell’oro, puoi fare il figo sorseggiando un tè a Trafalgar Square.
Più o meno è questa la sorte toccata a un gruppo di studenti di un istituto professionale di Pordenone che - per non privare nessun allievo dell’emozione internazionale del «viaggio-studio» - ha approntato un itinerario a cinque stelle e uno decisamente più low cost. Criterio discutibile, ma sicuramente migliore dell’esclusione di qualche ragazzo nell’impossibilità di raggranellare i fatidici 600 euro. Meno della metà sono invece una somma decisamente più alla portata di tutti, e poi Monaco (anche senza Oktoberfest) non è che sia poi così malaccio...
Tutto sarebbe andato liscio se non fosse capitato - come riferiva ieri in prima pagina Il Gazzettino - un maledetto imprevisto. I poveri ragazzi (nel senso di sfortunati), una volta tornati dalla trasferta in terra di Germania, si sono ritrovati vittime di un fastidioso prurito. La causa dell’eruzione cutanea? Gratta, gratta è venuto fuori che la colpa, verosimilmente, era delle pulci di cui erano infestati i materassi dell’hotel a due stelle (be’, facciamo pure una stella) dove la scolaresca aveva alloggiato. Esperienza di cui non andare particolarmente orgogliosi.
Ben diversa, invece, la sorte toccata alla comitiva chic che, a zonzo per London, si è imbattuta addirittura nel principe Carlo e in quello schianto di donna di Camilla Parker Bowles. Roba imbarazzante anche quest’ultima, ma non certo quanto le punture dei pidocchi bavaresi. Punture delle quali dovrà ora rendere conto l’agenzia turistica che aveva organizzato il viaggio per conto dell’istituto di Pordenone.
«Diffideremo il tour operator cui ci siamo appoggiati - spiega la dirigente della scuola - e pretenderemo la restituzione della somma che le famiglie hanno speso per il ticket ospedaliero relativo alle visite specialistiche (circa 250 euro). Chiaramente, lo standard dell’albergo non era all’altezza di quanto pattuito.
Good Bye. Aufidersen.
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