Settantaquattro euro sono una bella somma, soprattutto se il motorino, lo scooter o la moto sono stati parcheggiati in divieto di sosta, vale a dire sul marciapiedi o nelle strisce gialle o blu, perché non si poteva fare altrimenti. Se poi vogliamoessere precisi, non si può certo dire che una due ruote ingombri o ostacoli il passaggio quanto un camion, anche se l’importo della sanzione è la stessa. Su quasi 25mila violazioni del codice della strada contestate tra il 1º luglio 2006 e il 30 luglio 2007 in città, contro le 18541 dell’anno precedente, 4400 sono state contestate alle due ruote, di queste il 10% per divieto di sosta.
Se si parcheggia
in divieto perché
non si trovano
dei parcheggi liberi,
non si può
fare ricorso?
«A prescindere
da qualsiasi mia valutazione
di merito - risponde Vito Dattolico,
coordinatore dei giudici
di pace - ritengo possibile
che un giudice di pace possa
annullare i verbali laddove
si tenga conto di alcuni
elementi: primo si tratta di
persone, per la maggior parte
giovani, che non dispongono
dell’auto (e che quindi
hanno reddito basso) e hanno
necessità di raggiungere
scuola o lavoro in scooter.
Secondo, l’ingombro di un
motociclo non è paragonabile
in alcun modo a quello di
un Suv. Terzo punto, infine,
una moto sul marciapiede,
per quanto è dato di conoscere,
non ha mai causato intralcio
al traffico, e tantomeno
ai pedoni».
Forse le biciclette parcheggiate
sugli scivoli per handicappati
intralciano di più...
«Mi sembrerebbe più rilevante
- risponde il giudice -
sanzionare il ciclista che va
sui marciapiedi o che attraversa
sulle strisce o, peggio
ancora, che lega la bicicletta
al paracarri degli scivoli impedendo
alle carrozzine di
utilizzarli».
Quanti ricorsi ricevete all’anno
da parte dei motociclisti?
«Il 50% delle sanzioni per
passaggio al semaforo con il
rosso o per eccesso di velocità
fatte con telecamere vengono
contestate. - spiega
Dattolico -. Per quanto riguarda,
invece, i divieti
di sosta ne possiamo accogliere
solo una minima
percentuale perché i
ricorsi non sono mai motivati
adeguatamente, anche se
- ripeto - il comuneha l’obbligo
di destinare parte dei proventi
delle multe per la creazione
di parcheggi. La Corte
di cassazione ha precisato
che in ogni città vige l’obbligo
di creare spazi
liberi per parcheggiare,
oltre alle
strisce gialle e
blu, il concetto è
da estendere anche
alle due ruote.
Il discorso non
vale ovviamente
per la sosta selvaggia».
Come si fa ricorso?
«Intanto - è
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.