«Giudici e politici coprono i centri sociali violenti»

(...) ma anche un’esponente del Pd come Carmela Rozza, consigliere comunale. «Questi centri sociali - riflette il vicesindaco - sono una zona franca. Sembrano intoccabili. In via Dei Transiti anch’io sono stato anche aggredito in una campagna elettorale. E le nostre fonti parlano di un centro “altamente pericoloso”, per cui non possiamo che rimetterci al giudizio delle forze dell’ordine».
E la questura in effetti finora ha deciso di non intervenire. E oggi preferisce non commentare il caso dei Mura. «Io - ricorda De Corato - ho fatto tutte le possibili segnalazioni, perché lì si viola il diritto alla proprietà e il diritto alla casa; ma non mi sento di puntare il dito sulle forze dell’ordine, dato che viviamo in un Paese in cui funzionari e agenti di polizia vengono raggiunti da decine di avvisi di garanzia per aver tentato di fronteggiare i no-global a Napoli, e a Genova». «Il messaggio è molto chiaro - osserva il vicesindaco, parlamentare del Pdl - la polizia è messa in condizione di non intervenire e per questo non mi sorprendo se non troviamo un funzionario che decida di porre fine a queste illegalità, e se in nome della pace sociale e della tranquillità i centri sociali sono lasciati liberi di devastare e occupare». «A questo - continua - si aggiunge la copertura politica della sinistra, ma anche del centrosinistra, che salva i centri sociali, come accaduto a Milano per il Cox, e poi si arriva al paradosso che le vittime, come in questo caso, sono due persone semplici e perbene». «Lo dico senza polemiche - aggiunge De Corato - ma oggi abbiamo anche un ministro dell’Interno molto attento a segnalare i contatti fra il terrorismo e l’area dell’antagonismo, eppure non si interviene».
Ma anche dalla Lega la reazione è decisa: «È vergognoso - commenta Davide Boni - che in una città come Milano interi gruppi di balordi possano spadroneggiare occupando per anni e sottraendo a dei cittadini, la loro abitazione, con i legittimi proprietari costretti a sostenere anche le spese di gestione dell’immobile». «Una beffa e un’ingiustizia senza alcuna giustificazione - continua Boni - commessa proprio da chi ha deciso di creare in quello stabile uno dei centri sociali più pericolosi della città, dove gruppi di facinorosi tirano a sera con l’unico obiettivo di seminare caos e disordini».
Nello stesso Pd il caso dei coniugi Mura non lascia indifferenti, «anche perché - riflette Carmela Rozza, consigliere comunale del Pd - una cosa è occupare uno spazio pubblico, altro una proprietà privata come questa». «Certo - afferma la consigliera pd - il centro sociale non esprime alcun diritto.

E l’aspetto paradossale è che si approfitta non di qualche “riccone”, ma di una casa che è il frutto dei sacrifici di due persone normali. Non ho problema a dire che la sinistra dovrebbe difendere senza esitazione il diritto dei due pensionati, e che questi centri sociali faccio fatica a inquadrarli nella sinistra come la intendo io».

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