Alberto Giannoni
La sinistra alle prese con la felicità. Dopo un quinquennio di illusioni e ideologie, ecco il più ambizioso degli obiettivi. Spunta nel municipio 3, dove la presidente Caterina Antola ha assegnato a un assessore la delega - appunto - a benessere e felicità. I commenti ironici dell'opposizione si sprecano: «Una delega importantissima - dice il consigliere di Fratelli d'Italia Vincenzo Viola, che era candidato alla presidenza - valuteremo nei mesi successivi i risultati sulla popolazione». «Robe da Pd con Beppe Sala sindaco» si spazientisce il consigliere leghista Gianluca Boari, rieletto e impegnato sul fronte del contrasto al degrado urbano, in particolare a Lambrate e Rubattino. «Tipico di una giunta di sinistra, preoccuparsi della felicità quando il quartiere è in mano al degrado più completo» dice il capogruppo azzurro Marco Cagnolati. A dispetto di un orientamento elettorale che si è confermato molto «di sinistra», anche nel municipio 3 non mancano certo motivi di insoddisfazione e protesta, così come in altre zone. La sinistra ora si dedica a questo esperimento della felicità, che non è un inedito. Anche il sindaco Giuliano Pisapia si era cimentato col tema: «Se c'è una cosa di cui non smetto di stupirmi - scrisse nel 2011 - è come sia stato possibile, tutti insieme, sdoganare alcune parole; portare nel lessico politico, ad esempio, la parola felicità». «No, non è da visionari immaginare che la buona politica debba avere tra i suoi obiettivi anche la felicità» disse Pisapia. Luca Costamagna, il giovane neo assessore, nella notte elettorale di un mese fa è risultato il candidato più votato, con oltre 800 preferenze.
Sicuramente un esito che lo ha reso legittimamente felice. Come Beppe Sala quando ha visto i risultati del municipio 3, che gli ha garantito il margine maggiore per vincere. Che dire? Speriamo che la felicità della zona 3 sia contagiosa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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