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Giunta Pinocchio: vuole aumentare l’Imu

Servirà la compattezza della coalizione per far passare quel ritocchino, che presto sarà ribattezzato stangata, sull’aliquota Imu sulla prima casa. Sì, avete sentito bene: Pisapia e compagni stanno pensando di aumentare la super tassa anche sull’abitazione di residenza. Nonostante le dichiarazioni, le prese di posizioni, in primis dell’assessore al Bilancio Bruno Tabacci, che solo un mese fa garantiva sulle nostre pagine nessun aumento sulla prima casa - «Non sulla prima casa, lo faremo sulla seconda» - alla resa dei conti il rialzo ci sarà.
Si parla - il vertice della verità convocato dal sindaco è stasera alle 20,30 con capigruppo e segretari dei partiti di maggioranza - di passare dallo 0,4 allo 0,5 per cento. Un indice che, moltiplicato sulle circa 450mila prime case, vale 55 milioni di euro, da aggiungere ai 123 già calcolati con aliquota allo 0.4 per cento, al netto di tutte le detrazioni. Come si calcola? L’aliquota si calcola sulla rivalutazione catastale al 5% moltiplicata per 160.
Tradotto: secondo le prime stime dell’Osservatorio sul mercato immobiliare di Nomisma il prezzo medio della nuova imposta dovrebbe variare dai 3600 euro per le case di superlusso alla gratuità per un monolocale popolare da 37 mq.

Le più diffuse in città sono le abitazioni classificate come A3, cioè economiche, che, per 90 metri quadri rischiano di pesare sulle tasche dei milanesi 233 euro. Ma il Pd non ci sta e annuncia battaglia.
Diverso il futuro per le seconde case, chiaro da subito: bastonare il più possibile, applicando l’aliquota massima consentita.

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