di Franco Ordine
Due indizi, nel calcio dei nostri tempi, fanno già una prova. Non perché manchi allappello il terzo, richiesto indizio secondo lo schema classico di Agatha Christie: sono più di uno e sono sparsi nella cronaca degli ultimi mesi. Due indizi recentissimi sulla lentezza della procura federale dimostrano che quellufficio, diretto da Stefano Palazzi, ha perso per strada lunica caratteristica che rendeva digeribile ai più le insufficienze della giustizia sportiva, e cioè la velocità dei procedimenti.
Ieri infatti abbiamo avuto notizia di una squalifica inflitta a Maurizio Zamparini e al suo ex ds Rino Foschi a causa di alcune operazioni di mercato concluse con la Ternana realizzando plus-valenze gonfiate. Lepisodio risale addirittura al 2002 e limprenditore friulano se nè lamentato giustamente, precisando che quella pratica venne effettuata per sanare conti in sospeso della precedente gestione del Palermo. Otto anni dopo è intervenuta la sanzione! Come nella giustizia ordinaria!
Sempre ieri abbiamo avuto notizia del deferimento a carico di Enrico Preziosi, presidente squalificato del Genoa, e di Massimo Moratti, presidente dellInter: sono entrambi accusati daver concluso affari nel maggio del 2009 (il trasferimento di Milito e Thiago Motta dal grifone in nerazzurro) calpestando il regolamento che vieta tale pratica a quel dirigente che risulti «inibito», cioè sospeso per precedente squalifica, il presidente genoano, a suo tempo messo al bando per lillecito col Venezia.
Si è saputo tra laltro che gli inviati della procura federale hanno avuto a disposizione una intervista televisiva di Preziosi («mi sono incontrato a colazione con Moratti e ho raggiunto laccordo»): non era insomma un segreto di stato quel vertice di mercato. Massimo Moratti ha negato lepisodio meritandosi perciò il deferimento insieme a Preziosi, e per responsabilità oggettiva i rispettivi club.
Le conseguenze sono di poco conto: ammende alle società, squalifiche per i dirigenti. Non è questo allora il nodo che devessere sciolto da Abete al ritorno dal mondiale.
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