La Giovine Orchestra Genovese - la Gog - compie cento anni e si rifà il make up: logo nuovo di zecca, nuovo anche il libretto con i programmi dei concerti e un cartellone scoppiettante, fatto di appuntamenti d'eccezione, con ghiotti eventi collaterali e un occhio di riguardo ai giovani. E aspettando il volume - a cura di Vittorio Coletti e in corso di redazione - che ripercorre la complessa e ricca vicenda, lunga un secolo, dell'Associazione. Della ricca stagione del centenario si è già parlato - è stata presentata al pubblico la scorsa primavera ed è già visibile sul sito www.gog.it - ed è bene ribadire che avrà una inaugurazione in grande, lunedì 10 ottobre (Teatro Carlo Felice, ore 21) con Uto Ughi, amico di lunga data della Gog, accompagnato al pianoforte da Alessandro Specchi. Anzi, aggiungiamo che in prossimità del 14 marzo, data ufficiale di compleanno, ci sarà anche la torta con le cento candeline d'ordinanza. Ma ora vogliamo dare uno sguardo al resto del cartellone con occhio appunto "giovane", individuando le serate che hanno per protagonisti ragazzi e nuovi talenti; e che mirano - perché no? - ad attirare pubblico delle nuove generazioni. Primo appuntamento assai particolare quello con l'Orchestra Giovanile del Venezuela Simon Bolivar diretta da Diego Matheuz (1 dicembre). La celebre orchestra è uno dei principali risultati artistici del Sistema di José Antonio Abreu, una forma di educazione musicale pubblica e gratuita aperta a tutti i ragazzi di ogni ceto sociale che ha tolto (e toglie) dalla strada moltissimi bambini disagiati offrendo loro grandi opportunità di riscatto sociale e morale, oltreché, naturalmente, artistico. Altre serate giovani, il concerto del Choir of New College Oxford diretto da Edward Higginbottom (19 dicembre) e formato da giovani universitari; i solisti della Giovine Orchestra Genovese diretti da Pietro Borgonovo (23 gennaio) che suoneranno insieme ai «veterani» Bruno Canino e Gabriele Pieranunzi; il Junges Stuttgarten Bachensemble diretto da Helmuth Rilling (26 marzo), gruppo giovanile dell'omonimo (e non giovane) ensemble che eseguirà la meravigliosa Messa in si minore di Bach.
Sempre in materia di giovani, ricco anche il programma esterno al Teatro Carlo Felice (da sempre sede dei concerti gog), legato essenzialmente ad un progetto su larga scala di divulgazione ed educazione all'ascolto della musica classica; fruitori gli studenti di scuola e di università, con incontri (nelle classi, all'Auditorium Montale, a Casa Paganini, a Palazzo Ducale), con la partecipazione a concerti selezionati del cartellone, con una rassegna di Teatro Musicale per ragazzi realizzato da strumentisti in carne ed ossa (Teatro della Tosse), con laboratori e con l'elaborazione di nuovi strumenti divulgativi, in primis multimediali, per la preparazione e l'approfondimento dell'esperienza musicale. E con un attualissimo «focus group» per i più piccini - con il sostegno di un partner specializzato in psicologia infantile - in modo da stimolare la loro fantasia grazie a vari tipi di musica cosiddetta colta. Da segnalare poi le iniziative programmate negli ambienti «sfavoriti»: un ciclo di interventi musicali di facile ascolto per i bambini dell'ospedale Gaslini, per gli ammalati del Galliera (dove andrà anche Uto Ughi l'11 ottobre, il giorno dopo il concerto di apertura) e un ciclo di incontri propedeutici all'ascolto nelle carceri di Marassi e di Pontedecimo.
La Gog ha centanni compiuti ma vuol piacere ai ragazzi
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