Gol in fuorigioco Ma il tenente Kozak nasconde le prove La rete del ceko regala il secondo posto alla Lazio Era sul mercato, Lotito l’ha blindato: «Non parte»

Via Ranocchia, Toni e Rudolf, scambiati Palladino e Modesto con Antonelli e Paloschi, in partenza Criscito e Sculli. Ma cosa vuoi fare con il Genoa, il tuo Genoa, caro Preziosi? A osservare la situazione da lontano, pare di assistere a un evidente ridimensionamento della squadra con l’obbiettivo di fare cassa e risparmiare sugli ingaggi. La realtà è a una sola faccia. E solo i fatti avranno il potere di smentire queste considerazioni, le stesse dei tifosi rossoblù. Indeboliti tutti i reparti: difesa, centrocampo, attacco. Un capitolo a parte merita il portiere, scarso di suo: ma era proprio necessario affidarsi a Eduardo che ha regalato gol incredibili a Inter e Udinese, tanto per restare ai casi più clamorosi?
L’imminente cessione di Criscito, fortissimamente voluto da Milan e Fiorentina, rappresenta l’ultimo tassello di una strategia che cozza contro i proclami votati alla conquista dell’Europa. Domani ne sapremo di più. L’esterno di Cercola preferisce il Milan, l’ha detto chiaramente D’Amico, il suo agente. Ma la Fiorentina mette sul piatto Felipe e Mutu. E l’interesse del Genoa è superiore a quello del ragazzo. Al di là di questa operazione l’Europa League è un’utopia, piuttosto c’è da fare attenzione alla zona calda. I punti sono pochi (23) poco più di uno a partita. Ma ciò che desta maggiore preoccupazione è la povertà in fase di realizzazione con 15 reti all’attivo, di cui appena 8 a Marassi.
Caro Preziosi, questa volta non ci hai preso. In passato avevi portato al Genoa Borriello, Criscito, Milito e Thiago Motta. Stavolta hai stravolto l’intelaiatura collezionando figurine di dubbia utilità, a parte Ranocchia e forse Destro. Per chi se ne fosse dimenticato gli altri arrivi estivi rispondono ai nomi di Eduardo, Chico, Kaladze, Zuculini, Rafinha, Miguel Veloso, Toni e Rudolf. Ne ha fatto le spese Gasperini che in 10 turni aveva ottenuto 11 punti. Poco migliore lo score di Ballardini, considerato più aziendalista del predecessore (ma anche lui chiede chiarezza).


Se i giochi vogliono tornare a essere preziosi, il presidente non può continuare a montare e smontare la squadra, per di più con il 70% di calciatori provenienti da oltre frontiera. Gli ultimi sono Linus Hallenius, attaccante svedese dell’Hammarby, e Judilson Mamadu Tuncara Gomes detto Pelè, centrocampista portoghese del Belenenses. Buona fortuna.

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