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Goldman Londra vuole indagini a tappeto. Berlino in allarme

Londra e Berlino vogliono vedere chiaro sulle attività nei propri Paesi di Goldman Sachs, accusata venerdì scorso dalla Sec di una frode da un miliardo ai danni dei propri clienti. Un terremoto quello di Goldman che sarà inevitabilmente sul tavolo del Fmi e del dibattito internazionale sulle regole della finanza. A Washington si riuniscono i ministri del Lavoro e delle Finanze del G20, cui il Fondo proporrà un meccanismo di «assicurazione», finanziato dalle banche, al quale ricorrere in caso di nuove crisi. Quanto a Goldman, ieri il premier inglese Gordon Brown ha chiesto un’«indagine speciale» sugli interessi Oltremanica del big del credito Usa e si è detto choccato per «la bancarotta morale» delle banche di investimento. Aumenta il pressing anche la Germania che inoltrerà una richiesta di informazioni alla Sec.
Secondo il Sunday Times la Consob inglese sta peraltro già indagando sulle attività di Goldman nella City ed è in stretto collegamento con le autorità americane. Al centro dell’inchiesta c’è, infatti, il giovane vicepresidente di Goldman, Fabrice Tourre, che ha lavorato al quartier generale della banca a Londra dal 2008. Le critiche sono puntate contro uno strumento finanziario usato da Goldman per guadagnare sul crollo del mercato immobiliare. Un’altra macchia sulla reputazione delle grandi banche Usa che sono anche solite ricorrere ad artifici contabili per abbellire le trimestrali.

Oggi si vedrà il giudizio di Wall Street dopo lo scossone di venerdì. Intanto, il ministro del Tesoro Usa, Timothy Geithner, ha assicurato che l’economia americana sta crescendo in modo più rapido di quanto previsto da Washington.

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