C i sono tante guide di ristoranti. Ci sono tante guide di vino. Ma c'è una sola guida dei prodotti italiani di eccellenza, ed è Golosaria. Idea di Paolo Massobrio e Marco Gatti ai quali non saremo mai abbastanza grati per questo atlante ragionato delle pepite golose scovate nell'immensa miniera Italia.
Questo fine settimana Golosaria si celebra a Milano con una tre giorni (oggi dalle 14,30 alle 22, domani dalle 10 alle 20 e lunedì dalle 10 alle 17. Biglietto per una giornata 10 euro, 8 con acquisto online) in cui al MiCo di fieramilanocity (metro Portello) sbarcano oltre duecento artigiani del gusto provenienti da tutta Italia e un centinaio di produttori di vino tutt'altro che scontati. E poi talk show nell'agorà, show cooking, wine tasting, laboratori, atelier della pizza, cocktail e perfino uno spazio dedicato al barbecue declinato all'italiana.
Ma questa rubrica ha come focus il vino, così noi ci concentriamo sui produttori che esporranno al MiCo le etichette selezionate da Massobrio e Gatti. Che sono andati a scovare realtà spesso piccole, fuori dal red carpet vitivinicolo ma meritevoli della ribalta.
Produttori come Scuropasso, che nell'Oltrepò Pavese produce tutti gli autoctoni locali ma convince soprattutto con lo spumante Blanc de Noirs da uve pinot nero davvero di nicchia; come Ciù Ciù, azienda della famiglia Bartolomei che contravvenendo al genius loci bianchista delle Marche si concentra soprattutto su grandi rossi da uve Montepulciano, Sangiovese, Merlot, Barbera, Cabernet e Lacrima; e come Tenute Pacelli capofila della riscossa enologica della Calabria, regione troppo spesso trascurata, che a Malvito produce uve bio di Riesling per un temperamentoso metodo classico (lo Zoe) ma realizza anche rossi interessanti come il Tèmeso, blend avvolgente di uve Magliocco e Calavrese (Nero d'Avola). Andate e provate, ne vale la pena.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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