Misurati palpiti nostalgici. Ovvero la tradizione incontra i suoni moderni senza traumi, allinsegna delloriginalità di interpretazione. Signori ecco a voi i Gotan Project con un tango dai sapori antichi ma ripulito dallodore delle taverne del barrio, dai capelli impomatati e dalle rose tra i denti. È un tango elettronico, una tavolozza dove il bandoneon incontra il computer, la chitarra acustica i ritmi dance, la plastica voce di Cristina Villalonga lipnotismo hip hop. Suoni acustici (su tutto la chitarra di Eduardo Makaroff e il piano e bandoneon dellargentino Gustavo Beytelmann)graffiatidalle diavolerie elettroniche partoriscono piccoli capolavori (pescati tra il primo album La revancha del tango, un milione di copie vendute in giro per il mondo, e il recente Lunàtico) come Diferente (con il sostegno dun quartetto darchi), Lunatico, Arrabal, Amor Porteno finemente ombreggiata da una chitarra a cavallo tra blues e tex-mex, Mi confession brutalmente tagliata dal rap.
Equilibrati i Gotan Project, né troppo sentimentali né troppo melodrammatici, piacciono proprio perché - in questo breve tour italiano - non puntano ai facili virtuosismi, al ballo ed al facile ascolto a tutti i costi, facendo viaggiare per una volta i loro cocktail patinati sulle vie dellintrospezione anzichè su quelle della moda.Gotan Project, tango e elettronica si incontrano senza farsi male
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