Fabrizio Ravoni
da Roma
Saranno 166 i lavoratori precari della pubblica amministrazione la cui posizione verrà regolarizzata dal maxi emendamento alla manovra sul quale il governo ha chiesto il voto di fiducia al Senato. Ma solo a partire dal 2008. In compenso già dal prossimo anno - per una modifica voluta dalle Fs e sostenuta dai Verdi - cè la possibilità di introdurre sovrapprezzi sui pedaggi autostradali in determinate tratte della rete. I proventi destinati a finanziare gli investimenti delle Fs. Una misura entrata di straforo e allultimo minuto, come quella che taglia di 60 milioni il Fondo per la famiglia. E che colpirà tutti: lavoratori precari e no.
E proprio sui precari ha rischiato di spaccarsi la maggioranza. La norma - così comè scritta - prevede che a loro disposizione verranno messi 5 milioni di euro. Per ottenerli, però, il governo ha previsto un meccanismo in base al quale devono decorrere almeno dodici mesi dallentrata in vigore della Finanziaria. Quindi, nel 2008. E pensare che Diliberto aveva già brindato al successo delloperazione. Trecentomila precari già si vedevano con i contratti regolarizzati, grazie al Pdci. In realtà, loperazione precari è stata sfruttata da Padoa-Schioppa per provare a ridurre il debito pubblico con una fetta dello stock dei conti correnti «dormienti», chiusi nei forzieri delle banche. E le somme messe a disposizione scatteranno solo nel 2008.
Il meccanismo contenuto nel maxi-emendamento prevede che il 20% del valore dei conti «dormienti» vada ad alimentare un nuovo Fondo, destinato a confluire nel Fondo ammortamento titoli. Si tratta di 3 miliardi di euro, che verranno arricchiti ulteriormente dal 5% dei maggiori dividendi che le aziende in mano pubblica girano allo Stato. La parte sui dividendi delle aziende pubbliche è particolarmente criptica, in quanto non precisa se si tratta di extra dividendi (quelli determinati da cessioni di aziende collegate e non allesercizio del bilancio), oppure ad altro tipo di dividendo.
Alla regolarizzazione dei precari dovrebbero essere girate le risorse destinate a essere generate dagli interessi su questi 3 miliardi. Più o meno, quindi, ai precari sarebbero destinati 70-90 milioni. Ma nellemendamento ci sono scritti 5 milioni. Il resto, presumibilmente, dovrebbe diventare un volano finanziario in grado di consentire la regolarizzazione di 166 precari allanno. In compenso, a queste figure vengono allargate le detrazioni Irpef (in questo vengono equiparati ai lavoratori dipendenti), ma non ridotto laumento dei contributi previdenziali.
Per tutta la giornata di ieri, il Senato ha atteso il maxiemendamento del governo. «Non siamo mica vincolati allorologio», ha commentato Vannino Chiti. E quando è arrivato è stato dirottato (dopo un lungo dibattito in aula) in commissione Bilancio per verificare lammissibilità. Quindi, non è escluso che domani, quando lassemblea di Palazzo Madama voterà la fiducia (alle 20), alcune norme potrebbero essere state stralciate. LUdc, per esempio, segnala misure al limite della costituzionalità sulla rimozione dei vertici di enti regionali. Roberto Calderoli (Lega) osserva che - secondo il regolamento - lintero emendamento del governo non è ammissibile, e il presidente della commissione Bilancio, Enrico Morando, è daccordo.
Nei contenuti, il maxi emendamento raccoglie un buon numero delle richieste di modifiche chieste dal governo in sede di dibattito in commissione Bilancio. Ci sono il nuovo Lotto, le scommesse su giochi virtuali, le detrazioni per i separati a carico solo del genitore affidatario.
Ma ci sono anche nuove misure.
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