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Governo, Bossi: "Non regge un altro anno così" Poi su Fini: "La sua uscita ha provocato danni"

In vacanza a Ponte di Legno il leader leghista fa sapere che a queste condizioni la durata del governo potrebbe forse non essere più lunga di un anno. Poi risponde a Napolitano: "Le riforme che chiede il presidente della Repubblica sono difficili da fare prima di una tornata elettorale"

Governo, Bossi: "Non regge un altro anno così" 
Poi su Fini: "La sua uscita ha provocato danni"

Brescia - La durata del governo potrebbe forse non essere più lunga di un anno a queste condizioni, secondo il segretario della Lega Nord Umberto Bossi. "Penso che un anno così non ce la facciamo, come fa il povero Tremonti a fare la riforma fiscale?", ha detto a Ponte di Legno dove si trova per alcuni giorni di vacanza e dove sono venuti a trovarlo, fra gli altri, il viceministro delle Infrastrutture Roberto Castelli e il presidente del Piemonte Roberto Cota. "Una cosa è che Berlusconi voglia fare certe riforme, un’altra è poterle fare".

Il futuro del governo Sul varo del federalismo Bossi è invece ottimista, anche perché "se non passa, la legislatura è finita. Viene meno il senso di stare qui". "Non sono pessimista o ottimista, ma realista - ha concluso il ministro delle Riforme - è inutile fare chiacchiere, ci vogliono i numeri per le riforme". "Penso che a un certo punto - ha detto ancora Bossi - bisognerà andare a votare". "Non sono pessimista nè ottimista - ha concluso il segretario generale del Carroccio- ma realista. E' inutile fare chiacchiere. Ci vogliono i numeri per le riforme".

I problemi della sinistra "La sinistra ha un solo problema, vincere le prossime elezioni politiche. Berlusconi ha un unico problema, vincere le prossime elezioni politiche. Come possono trovare un accordo?", ha osservato il Senatur. "Berlusconi che chiede i voti alla sinistra? - ha commentato il segretario della Lega - Figurati! Gli costerebbe moltissimo. Noi siamo gli unici che sono riusciti a fare accordi con la sinistra". "Tanti anni fa - ha aggiunto - quando la sinistra si era messa con la Dc è scoppiato il terrorismo. Due settimane fa c’è stato casino in tutta Italia. C’era una parvenza di terrorismo". E dunque "io starei cauto - ha proseguito - a pensare che sia giusto trovare i voti della sinistra". Certo è però che "se devi fare le grandi riforme - ha concluso - occorrono grandi voti".

La difficoltà di farfe riforme "Le riforme che chiede il presidente della Repubblica sono difficili da fare prima di una tornata elettorale", ha continuato Bossi che è tornato a ripetere quello che ha detto in questi giorni, cioè che se Berlusconi ha i voti si va avanti. Ma ha anche aggiunto che "se devi fare le grandi riforme occorrono grandi voti". Dopo il discorso del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano Bossi e Berlusconi si sono sentiti telefonicamente come era successo anche il 30 dicembre quando il premier aveva assicurato di avere i voti necessari. "L’uscita di Fini - ha sottolineato Bossi - ha provocato danni notevoli in commissione, siamo in difficoltà", una difficoltà che riguarda soprattutto la bicamerale che si occupa del federalismo e la commissione Bilancio. Oggi "alle 17 - ha aggiunto - arriva Roberto Calderoli. L’ho mandato a Roma per sondare, in generale. La sinistra gli ha risposto.

Hanno detto che si può parlare e domani sentirò da Calderoli cosa vuol dire".

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