Governo e opposizione ringraziano il Sismi

I complimenti per il «ruolo essenziale» dei servizi. Berlusconi e Fini: un successo, ora si valuti bene prima di cambiare gli assetti

da Roma

Il grazie del governo, la stima e le lodi dell’opposizione al Sismi e al suo direttore Nicolò Pollari che è apparso anche in diretta sul Tg2. La liberazione di Gabriele Torsello unisce in un solo applauso il mondo politico e istituzionale per la felice conclusione della vicenda, ma riapre le polemiche tra gli schieramenti su alcune questioni non risolte: questioni di politica internazionale, come il ritiro dall'Afghanistan, richiesto dai settori più a sinistra della maggioranza; e questioni di politica interna, come l’eventuale ricambio dei vertici dei servizi segreti. Un ricambio che sembrava ormai deciso ma che, dopo questo successo del Sismi, viene messo in discussione da più parti.
Il ministro della Difesa Arturo Parisi si è complimentato con il servizio segreto militare per il «decisivo contributo» dato alla liberazione di Gabriele Torsello. E il presidente della commissione Difesa del Senato Sergio De Gregorio ha rilevato che «il Servizio di sicurezza militare e il suo direttore, generale Nicolò Pollari, confermano con questa brillantissima operazione le capacità dell’intelligence italiana, esposta a un durissimo e proditorio attacco ingiustificato nei fatti». Anche il ministro degli Esteri D’Alema si è complimentato e ha mandato «un ringraziamento particolare al Sismi che ha svolto un ruolo essenziale». Poi il titolare della Farnesina ha sottolineato «la fattiva collaborazione assicurata da Emergency per i contatti con il nostro connazionale e dall’organizzazione Peacereporter».
Il direttore del Sismi è intervenuto ieri in diretta al Tg2, rivendicando così implicitamente la efficace gestione della vicenda: «Il governo ha fatto il massimo degli sforzi possibili in una situazione così complessa e difficile, come obiettivamente si presentava. Noi abbiamo fatto la nostra parte, confermando quella che è l'immagine di questo Servizio, nota agli italiani». Poi, nel pomeriggio, Pollari è andato a Palazzo Chigi dove ha incontrato il premier Romano Prodi e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega per i servizi segreti Enrico Micheli.
Ma è soprattutto dalla Cdl che si battono le mani con forza al Sismi, i cui vertici, dicono nel centrodestra, dopo questo indubitabile successo devono restare al loro posto. Il più esplicito è Gianfranco Fini, presidente di An, che lo dice chiaro e tondo: «Prima di modificare l’assetto dei servizi credo che davvero ci si debba pensare perché hanno garantito e garantiscono la sicurezza dell’Italia». Ma è chiaro anche il giudizio di Silvio Berlusconi, quando si congratula con Pollari, per aver ottenuto un risultato così importante nonostante «la pressione e le strumentalizzazioni» degli ultimi mesi con chiaro riferimento al futuro incerto del direttore del Sismi. Un futuro che, per il leader di Forza Italia, non può essere messo in discussione. E sulla stessa lunghezza d’onda sono il segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa (che loda «l’efficienza dei servizi di intelligence» che appare «la migliore risposta agli attacchi e alle critiche ingiustificate»), e il leghista Pier Giorgio Stiffoni (per il quale liberando Torsello, Pollari ha fatto un «dono» proprio a chi lo vuole sostituire). Anche dall’Unione non mancano riconoscimenti al lavoro del Sismi, ma si tende a tener distinti i complimenti dalle valutazioni sul futuro dei servizi.

Questo è il giudizio dei Ds, espresso dal capo della segreteria di Piero Fassino, Francesco Tempestini, per il quale «non è questo il momento» per valutazioni sulla politica della sicurezza e la riforma dei servizi su cui si dovrà «riflettere» nelle sedi proprie.

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