«È il governo, non Burlando, che difende la cantieristica»

«Burlando non ha titoli per appropriarsi dei meriti del governo, a proposito dei finanziamenti agevolati a favore della cantieristica»: è un fiume in piena, il senatore del Pdl Luigi Grillo, presidente della Commissione Trasporti e comunicazioni di Palazzo Madama. E dalla Svizzera - dove è stato invitato a parlare come relatore di un convegno internazionale sulle infrastrutture - tuona contro il presidente della Regione che, per la vicenda Fincantieri, «si è messo in cattedra, dicendo di essersi sostituito all’esecutivo per ottenere provvedimenti decisivi per la cantieristica. Nulla di più falso - sottolinea Grillo -. Il governo ha fatto quello che c’era da fare, in un momento di pesante crisi del settore, e quindi, tramite anche il ministro Tremonti, ha favorito da tempo la piena operatività di Sace e Cassa Depositi e prestiti. In modo da attrarre investimenti degli armatori nel nostro Paese». Certo, insiste il senatore del Popolo della liberta, «se vogliamo aiutare la cantieristica e difendere i posti di lavoro, dobbiamo mostrare flessibilità e responsabilità. E soprattutto, in un mercato globale e molto competitivo, dobbiamo difendere le imprese che producono beni tecnologicamente avanzati, e non, come ritiene Burlando, le produzioni obsolete e le battaglie di retroguardia». In questo ambito, aggiunge il senatore Grillo, anche la vicenda del Terzo Valico ferroviario Genova-Milano va vista in un’ottica di mercato: «E il mercato - conclude - dice a chiare lettere che il Terzo Valico è un’infrastruttura essenziale. Me lo confermano anche le autorità svizzere che ho incontrato.

Piuttosto, mi sento amareggiato e deluso del fatto che le Ferrovie, da oltre due mesi, non hanno risposto ai rilievi del Cociv. Col risultato che tutto è di nuovo fermo al palo, quando invece governo e parlamento hanno dato il via libera definitivo e ci sono anche i soldi per procedere con la realizzazione».

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