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Arriva lo stop al condono alle società di serie A e B

Premier e Giorgetti uniti contro le rateizzazioni dei debiti con il fisco delle squadre di calcio

Arriva lo stop al condono alle società di serie A e B

Il governo cassa l'emendamento «salva» club di seria A e B. Il premier Giorgia Meloni e il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti bocciano la norma inserita in un emendamento al decreto Aiuti quater, incardinato al Senato per la conversione di legge, che introduce la rateizzazione dei debiti e la cancellazione delle sanzioni per la società sportive.

Matteo Renzi, che aveva subito puntato il dito contro il provvedimento, esulta: «Il governo, in Aula con il ministro Abodi, smentisce la maggioranza e accetta la posizione del Terzo Polo sul no al regalo alla serie A. I soldi diamoli alle società del territorio, ai dilettanti. E diamoli alla cultura. Non ai presidenti della serie A».

Il ministro dello Sport si è schierato contro l'aiutino. La linea dell'esecutivo, di netta contrarietà al provvedimento, trapela dal vertice che si è tenuto ieri a Palazzo Chigi sulla manovra tra il presidente del Consiglio e i capigruppo di maggioranza. In ogni caso l'emendamento approderà lunedì in commissione Bilancio a Palazzo Madama e mercoledì in Aula. L'ipotesi di un ritiro della norma viene scartata da fonti della maggioranza che al Giornale spiegano: «Se decidiamo di ritirarlo, le opposizioni potrebbero chiedere di farlo proprio». Possibile, dunque, una bocciatura prima dell'arrivo in Aula per il via libera. Il premier Meloni fa capire che Fdi non voterà a favore dell'emendamento. Cosa prevede la norma la cui paternità è stata attribuita al senatore e presidente della Lazio Claudio Lotito. Anche se lui nega: «Non c'entro, è una caccia alle streghe».

Il comma salva-calcio contiene la rateizzazione fino a un massimo di 60 rate mensili di pari importo, con il versamento delle prime tre rate entro il 22 dicembre 2022» dei versamenti fiscali e contributivi sospesi per far fronte all'emergenza sanitaria da gennaio a novembre 2022 (e che avrebbero dovuto essere effettuati in un'unica rata originariamente il 16 dicembre). Altro punto contestato è la parte in cui prevede che «nelle more della conversione in legge del presente decreto, non si applicano le sanzioni economiche, penali e sportive».

Ma il colpo di spugna è un altro: la legge già prevede per tutti i contribuenti la facoltà di rateizzare fino a cinque anni, ma con una sanzione del 10 per cento. Questa sanzione con l'emendamento sparisce. Un colpo di spugna. Si stimano 500 milioni di euro che l'Erario non incasserebbe. Un condono soft per le società di calcio. Da Palazzo Chigi arriva subito l'alt. «Non è possibile che ci possano essere degli aiuti al calcio, le società sportive devono essere in grado di gestire bene i propri bilanci»: durante il vertice di maggioranza a palazzo Chigi sulla legge di bilancio sarebbe stato il premier Giorgia Meloni, con questa posizione a stoppare l'eventualità che l'esecutivo vada in soccorso del calcio.

Posizione avallata dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti che ha dato parere negativo.

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