"Devi sciacquarti la bocca". Il procuratore si infuria contro il viceministro alla Giustizia

Al centro dello scontro la separazione delle carriere e in più di un'occasione Rossi ha dichiarato che quanto detto da Sisto fossero "falsità" e "fesserie"

"Devi sciacquarti la bocca". Il procuratore si infuria contro il viceministro alla Giustizia
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Il 25esimo anniversario della fondazione di Repubblica Bari è stata l'occasione per un confronto tra il procuratore della Repubblica di Bari, Roberto Rossi, e il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, che inevitabilmente è stato incentrato sulla riforma della Giustizia in atto, voluta dall'attuale governo a guida centrodestra. La riforma, tra le altre cose, prevede anche la separazione delle carriere ed è questo il tema che ha maggiormente scaldato l'incontro o, meglio, il procuratore di Bari.

Sisto ha difeso la riforma evidenziando che "non è contro la magistratura, non è una riforma politica, è una riforma positiva che protegge il cittadino con un giudice terzo e imparziale che dà sicurezza" ma secondo Rossi "questa norma serve - e lo dico riprendendo una intervista di Nordio - a 'far recuperare alla politica il suo primato costituzionale'" oltre che a "far recuperare alla politica quello spazio colmato dalla magistratura". Quando Sisto ha fatto notare che "ci sono tanti magistrati che sono venuti da me a dire andate avanti" ma non è certo una novità che ci siano numerosi operatori del diritto che sostengono questa riforma, a dispetto di quanto le opposizioni vogliono far credere, che si espongono anche pubblicamente. Ma a queste parole, Rossi ha replicato dicendo che quelle dette da Sisto sono "fesserie". Il viceministro non si è tuttavia scomposto e rivolgendosi a Rossi ha citato Giovanni Falcone che "era d'accordo con la riforma e tu dirai che non è vero".

Parole che hanno fatto irritare ulteriormente il procuratore della Repubblica, che ha a sua volta citato la sorella del giudice, che pochi giorni fa ha detto di lasciarlo "stare, state zitti". E quindi, rivolgendosi a Sisto, ha alzato ulteriormente i toni: "Ti devi sciacquare la bocca quando parli di Falcone, non vali, e neanche io, la punta delle cose... Sua sorella ha detto chiaramente che non potete parlare a nome suo: è una offesa alla sua memoria". Di tutta risposta, però, il viceministro ha voluto ricordare a Rossi alcuni dati relativi all'accoglimento da parte dei gip alle richieste del pubblico ministero, come quelle sulle autorizzazioni a disporre intercettazioni che ammontano al "94%".

Questo, secondo Sisto, dimostrerebbe "una sorta di colleganza" ma a detta di Rossi "il dato non è vero, è una falsità, a Bari non sono mai stati chiesti. Mi quereli pure Nordio".

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