Piantedosi a Dacca incontra il premier-premio Nobel

Incontro del ministro con Muhammad Yunus: nato in un villaggio, è diventato il banchiere dei poveri inventando un sistema di microcredito

Piantedosi a Dacca incontra il premier-premio Nobel
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Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è in visita ufficiale a Dacca e, dopo un incontro con il suo omologo Jahangir Alam Chowdhury, è stato ricevuto dal capo del governo Muhammad Yunus, Premio Nobel per la Pace nel 2006.

Come annunciato nei giorni scorsi con un’intervista al «Giornale», Piantedosi ha programmato la missione per parlare soprattutto del tema migranti: il Bangladesh, e il Pakistan, sono infatti i Paesi da cui proviene la gran parte dei migranti che arrivano nel nostro Paese. Sono 6.371 i migranti originari del Bangladesh arrivati in Italia dall'inizio dell'anno a oggi, pari al 36% di tutti quelli che sono sbarcati nel nostro Paese, ovvero 17.498. La quota più alta per nazionalità, secondo i dati del Viminale. E quasi la totalità dei migranti, 16.140, arriva a bordo di natanti provenienti dalla Libia. «La nostra linea - ha detto Piantedosi - è consentire esclusivamente flussi di ingresso regolare, contrastando i canali gestiti dai trafficanti di esseri umani. Per fare questo proporremo quote di ingressi legali».

Poco fa l’incontro con il primo ministro, una figura di grande autorevolezza e interesse. Nato in una famiglia povera in un villaggio, terzo di nove figli, Yunus è diventato economista e banchiere, ed è conosciuto come ideatore del microcredito moderno, un sistema di piccoli prestiti destinati ad imprenditori troppo poveri per ottenere credito dai circuiti bancari tradizionali. Per queste iniziative ha vinto il premio Nobel per la pace 2006.

Nell’agosto scorso, è diventato primo ministro del Bangladesh. Dopo settimane di proteste che hanno condotto alla fuga della premier Sheikh Hasina, Yunus sull’onda delle richieste popolari è stato nominato primo ministro proprio per guidare il Paese stabilizzandolo in un momento di grandi tensioni e pericoli.

E oggi è stato il giorno dell’incontro con il ministro dell’Interno italiano. «Piena convergenza sui temi migratori - ha dichiarato Piantedosi - in particolare sull’importanza di contrastare le reti criminali transnazionali che incentivano ed organizzano il traffico di esseri umani e, al contempo, sulla promozione di percorsi di formazione-lavoro per i cittadini bangladesi con apposite quote di ingresso regolare per lavorare in Italia».

«Abbiamo convenuto sull’importanza, per entrambi i nostri Paesi, di quote di ingresso regolari e, al contempo, di una cooperazione rafforzata per contrastare le partenze illegali ed il traffico di esseri umani - ha spiegato il titolare del Viminale - Domani tutto questo verrà formalizzato con la sottoscrizione di un apposito accordo».

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