
L'approvazione definitiva per il Ponte sullo Stretto di Messina soddisfa enormemente Matteo Salvini, che fin dal suo arrivo al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha creduto di poter avviare i cantieri di questo progetto fermo da anni. È stata "una delle maggiori soddisfazioni della mia storia politica", ha dichiarato al Corriere della sera. "Abbiamo acceso l’interesse mondiale per un’opera unica che genererà 23 miliardi di Pil da Nord a Sud, richiamando investimenti, lavoro e turismo. Con il via libera, abbiamo raccolto i frutti di quasi tre anni di lavoro, pensi alle Olimpiadi Milano-Cortina e agli investimenti senza precedenti nelle ferrovie", ha spiegato ancora.
Al di là dei problemi burocratici, e delle loro lungaggini, ha detto ancora il ministro, quello che dispiace in questo contesto sono i "troppi no ideologici. A sinistra c’è chi tifa contro il Ponte perché pensa di danneggiare la Lega". A chi gli rinfaccia di aver cambiato il volto della Lega, abbandonando le battaglie storiche del partito, Salvini risponde che il Carroccio "ha sempre contestato l’assistenzialismo, la spesa improduttiva che condannava il Sud a vivere di sussidi e non di lavoro. Il Ponte, al contrario, è un’opera che attira investimenti e ricchezza, esattamente come lo è stata a suo tempo l’Autostrada del Sole". Il Ponte, nella visione di Salvini, "è esattamente l’opposto del reddito di cittadinanza o della Cassa del Mezzogiorno. E farà felici anche le regioni del Nord: le imprese settentrionali, quelle lombarde in primis come certificato da OpenEconomics, saranno le più coinvolte nella costruzione".
E ci tiene a sottolineare che "non sarà una cattedrale nel deserto. Perfino l’Europa guarda con interesse, perché verrà davvero realizzato il corridoio che dal Mediterraneo correrà fino al Nord del Vecchio Continente". A chi lo accusa di voler far morire le comunità che sorgono sullo Stretto, il ministro ribatte con i numeri: "Grazie al Ponte ci saranno 40 chilometri di nuove strade e ferrovie, tre stazioni ferroviarie a Messina per collegare il Ponte con università, ospedali e centro cittadino. Villa San Giovanni riceverà milioni di euro, niente potrebbe garantire lo stesso volume di investimenti. Nascerà un sistema di metro dello Stretto tra Messina, Villa San Giovanni e Reggio Calabria per 400 mila persone".
E rivendica anche la natura "green" del Ponte, perché con la sua costruzione "avremo 140 mila tonnellate di anidride carbonica in meno e un mare più pulito, parliamo di una vera opera green. Con costi abbattuti. Oggi si spendono circa 40 euro per attraversare lo Stretto, il Ponte costerà un quarto".