
Chiusa la contesa elettorale sui referendum, è tempo di bilanci e di sondaggi. Il governo Meloni, a distanza di un anno dalle elezioni Europee, gode ancora di buona salute visto e considerato che la fiducia degli italiani nei suoi confronti cresce di 3 punti e passa dal 43% al 46%, mentre il tasso di sfiducia scende dal 57% al 53%.
Questo è quanto emerge da un sondaggio Dire-Tecnè realizzato sulla base di interviste effettuate tra il 10 e 11 giugno. Secondo l'istituto di Carlo Buttaroni anche la coalizione di centrodestra guadagna consensi con Fratelli d'Italia che cresce di 1,2 punti in un anno passando dal 28,8% al 30%. Buona anche la performance di Forza Italia, che sale dal 9,6% delle Europee all'odierno 11%, mentre scende leggermente la Lega, dal 9% di giugno 2024 all'8,5% oggi. Chi, invece, subisce un brusco calo è il Partito democratico che, in un anno, passa dal 24,1% all'attuale 21,6%. Il M5S, invece, guadagna l'1,6% passando dal 10% all'11,6%. Cala anche Avs dal 6,7% al 6,1%. Stabile al 3,4% Azione 3,4% di Carlo Calenda e i centristi di Italia Viva e +Europa che si presentarono insieme alle Europee e che raccolgono il 3,9% dei consensi (+0,1%).
Per quanto riguarda, invece, la fiducia nei singoli ministri c'è da segnalare il 52% di consensi per Antonio Tajani, titolare del dicastero degli Esteri, e per Francesco Lollobrigida che guida l'Agricoltura. Immediatamente dietro, col 51%, troviamo Giudo Crosetto, titolare della Difesa. Subito giù dal podio, a pari merito si attestano i ministri di Interno e Istruzione, Matteo Piantedosi e Giuseppe Valditara con il 48%. Indietro di un punto percentuale, col 47% dei consensi, si collocano i ministri di Ambiente e cultura, Gilberto Pichetto Fratin e Alessandro Giuli. Seguono, poi, il titolare del Mef, Giancarlo Giorgetti e quella dell'università, Anna Maria Bernini al 46%. Adolfo Urso e Daniela Santanchè, rispettivamente ministro del Made in Italy e del Turismo, si attestano al 45% e precedono i titolari di Sport e Trasporti Carlo Abbodi e Matteo Salvini, fermi al 44%. IIl ministro per le Politiche europee e Pnrr, Tommaso Foti, ottiene il 43%. Indietro di un punto percentuale si trova un folto gruppetto formato dai ministri: Nello Musumeci (Protezione Civile), Alessandra Locatelli (Disabilità), Elisabetta Casellati (Riforme) e Luca Ciriani (Rapporti con il Parlamento). Marina Calderone alla guida del Lavoro e Orazio Schillaci alla Sanità, si attestano al 41%.
Il ministro per gli Affari regionali e autonomie Roberto Calderoli e quella alla Famiglia e alla Natalità Eugenia Roccella si trovano invece al 39%. Ultimi della lista Paolo Zangrillo, titolare della Pubblica amministrazione e il Guardasigilli Carlo Nordio con il 38% dei consensi.