Dunque, la storia è questa: uno spettro si aggira per l’Europa... ah no, quello era il comunismo di Marx. Ricomincio: uno sguardo inquietante si aggira per l’Italia, precisamente alla Camera dei Deputati, quello di Giorgia Meloni, e l’inquietato dallo sguardo è il deputato Angelo Bonelli, il quale l’ha appunto pregata di non fissarlo con quello «sguardo inquietante» mentre parlava.
Certo che se l’opposizione è ridotta a osservare gli sguardi è purtroppo messa male (dico purtroppo perché ci vorrebbe un’opposizione più credibile e unita e moderna, come in ogni democrazia), Bonelli spaventato dello sguardo sembra lo spettatore di una serie horror, tipo Stranger Things a Montecitorio, ha visto un Demogorgone. Voglio dire, cosa aveva paura gli succedesse? Che alla Meloni uscissero raggi laser dagli occhi come a Starlight di The boys e lo incenerisse?
Tuttavia la parte bella diventa una commedia, perché la Meloni è rimasta sorpresa dell’affermazione bonelliana, e si è nascosta la testa sotto la giacca, gesto che, devo ammettere perfino io che non ho simpatie per nessun partito, è semplicemente simpatico (tra l’altro scusandosi via social di chi si fosse sentito inquietato dallo sguardo inquietante). A tal punto simpatico che come tale è finito in prima pagina sul Wall Street Journal, con la foto della Meloni nascosta sotto la giacca.
Io non so cos’ha la sinistra, con tutti gli argomenti che ci sarebbero su cui discutere si mette a vedere uno sguardo inquietante (quando non discutono tra di loro senza riuscire a trovare una linea che sia una, tra campi larghi, campi stretti, i campi verdi di Bonelli), e anche su un gesto ironico, e neppure prendendo quello per ironico. Perché Bonelli replica nuovamente, dopo aver letto il post su Instagram della Meloni, «non voglio le scuse, è una questione di postura istituzionale». Eh la miseria, postura istituzionale per un gesto spiritoso?
Anche perché, se non la prendi con ironia, cosa rispondi a chi ti accusa di avere uno sguardo inquietante? Ti metti gli occhiali da sole? Gli fai «buh!» per vedere se si mette a urlare per lo spavento? (Io avrei fatto buh!, in effetti).
Inoltre, tanto per dire, a proposito di sguardi inquietanti, forse Bonelli, contrario all’invio di armi in Ucraina, dovrebbe studiarsi meglio lo sguardo di Vladimir Putin, contro il quale stiamo combattendo con l’Unione Europea, che ha una postura istituzionale perfetta e non si nasconde scherzosamente sotto una giacca, casomai ti fa sparire seppellendoti in un cappotto di legno, e finisce sul Wall Street Journal per altre ragioni, quelle sì sempre più inquietanti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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