"Si augurano il male dell'Italia per avere potere". Crosetto smaschera la solita sinistra

L'obiettivo della sinistra, che ora tifa per lo spread, è di avviare un governo tecnico da loro presieduto ma dall'esecutivo fanno quadrato

"Si augurano il male dell'Italia per avere potere". Crosetto smaschera la solita sinistra
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L'opposizione italiana di sinistra è sempre stata incapace di fare un lavoro costruttivo: l'unico obiettivo è quello di tentare di far cadere il governo democraticamente eletto e non di loro gradimento. È quello che da un anno sta facendo il Pd, supportato dal Movimento 5 stelle e da tutti gli altri partitini che sperano di ottenere qualcosa in caso di ribaltamento. Questa sinistra è talmente povera di idee e di senso di appartenenza al Paese da tifare per l'incremento dello spread. Ciò che lascia decisamente allibiti osservando i soliti gufi è che stanno cercando di ripetere lo stesso copione che nel 2011 porto alle dimissioni di Silvio Berlusconi.

"In molti stanno tifando a favore di un rialzo dello spread o un downgrade da parte delle agenzie di rating per poter mettere in discussione il governo e stravolgere, nuovamente, la volontà popolare. Si augurano il male dell'Italia sperando di strappare un po' di potere per sé", ha tuonato Guido Crosetto sui social, smascherando le intenzioni della solita sinistra. Incapaci di accettare la volontà popolare, che un anno fa ha voluto fortemente un governo di centrodestra con Giorgia Meloni premier, la sinistra ora pretende che si arrivi al rimpasto per mettere un suo esecutivo. Ancora una volta, Pd e amici vorrebbero importi al governo di un Paese che non li vuole, che ha rifiutato la loro leadership dopo anni di disastri. Il tutto a pochi mesi dalle elezioni che il prossimo giugno segneranno la sorte dell'Unione europea.

La sinistra internazionale teme di essere sconfitta e di perdere il dominio che da anni esercita sull'Unione europea e sta tentando il tutto per tutto per evitare una Caporetto. Una vittoria dei partiti di centrodestra cambierebbe radicalmente il volto dell'Europa e metterebbe fine a decenni di egemonia ininterrotta. Lo stesso presidente del Consiglio nelle scorse ore ha allontanato con decisione l'ipotesi di rimpasto e di insediamento di un governo tecnico: "È la speranza dei soliti noti, ma temo che questa speranza non si tradurrà in realtà. Voglio tranquillizzare: il Governo sta bene, la situazione è complessa ma l'abbiamo maneggiata con serietà".

Il governo non ha i giorni contati ma è sotto il tiro dei mercati: "È una cosa che non ci preoccupa, l'Italia e solida e cresce di più della media europea.

E poi un governo tecnico da chi dovrebbe essere sostenuto, da quelli del superbonus? Quello sì sarebbe un problema per i conti. So leggere la politica e so leggere la realtà: la sinistra continui a fare la lista dei ministri del governo tecnico che noi intanto governiamo".

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