Almasri, la memoria difensiva del governo: "Agito in difesa dello Stato"

Il governo richiama l'articolo 25 del 'Responsability of State for Internationally Wrongful Acts 2001' della International Law Commission delle Nazioni Unite

Almasri, la memoria difensiva del governo: "Agito in difesa dello Stato"
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Sul caso Almasri il parlamento voterà entro ottobre, dopo aver espletato tutte le pratiche burocratiche necessarie che richiede questo tipo di procedimento. Lo scorso 30 luglio, il governo ha inviato la propria memoria difensiva al tribunale dei ministri a seguito della lettura degli atti e si legge che "la sussistenza dello stato di necessità, come enunciato dall'articolo 25 del 'Responsability of State for Internationally Wrongful Acts 2001' della International Law Commission delle Nazioni Unite, legittima sul piano del diritto interno le condotte di tutti i rappresentanti del governo italiano coinvolti nel presente procedimento".

Nella memoria si cita una norma che fa diretto riferimento al codice di diritto internazionale sulla responsabilità degli Stati su atti illegittimi che giustifica, come nel caso citato nella memoria difensiva, l'illiceità di una misura per salvaguardare un interesse essenziale dello Stato da un pericolo grave e imminente. Il documento, sebbene non sia una convenzione ratificata è spesso citato da corti e tribunali internazionali, come la Corte internazionale di giustizia, e viene considerato una fedele rappresentazione del diritto internazionale consuetudinario in materia di responsabilità statale. La sua importanza risiede nel fornire un quadro sistematico e autorevole per determinare quando uno Stato è responsabile e quali sono le conseguenze di tale responsabilità.

Il presidente della Giunta Devis Dori, in una nota ha spiegato quale sarà il calendario seguito per questa votazione: "Entro la fine di settembre sarà pronta la relazione per l'Aula, si terranno almeno cinque sedute, inviteremo infine gli interessati a fornire i loro chiarimenti. Sia la Giunta che l'Aula esprimeranno tre voti distinti, con voto palese in Giunta e segreto in Aula la quale voterà definitivamente entro ottobre".

Interrogato sui tempi di trasmissione alla Camera, il procuratore capo di Roma, Francesco Lo Voi ha dichiarato che "il tempo impiegato è stato minimo e cioè dal 4 agosto, giorno di arrivo degli atti in procura, al 5 agosto, giorno in cui sono arrivati gli atti alla Camera. Se 24 ore vi sembrano troppe. Chi lo ha detto che gli atti sono pervenuti in procura l'1 agosto? Ci sono informazioni riservate che non conosco?".

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