
Le scuse di S.A., il professore che insegna tedesco in un liceo della provincia di Napoli, non hanno spento le polemiche. Il docente, infatti, ha dichiarato che si è trattato di "un gesto stupido. Un post scritto d’impulso nella notte" e di aver scritto sui social che augurava la morte alla figlia di Giorgia Meloni dopo "aver sentito al telegiornale che l’Italia continuava a inviare armi a Israele". Ha, quindi, cercato di convincere che augurare la morte a una bambina di 8 anni sia stato un gesto d'impulso, di cui si è pentito cancellando immediatamente il post al mattino. Ma l'agenzia Adnkronos ha rinvenuto dei post poco più datati rispetto a quello dedicato alla figlia di Meloni, in cui sono solo augurava la morte alla figlia della premier ma anche a quelli di Matteo Salvini e di Antonio Tajani.
"Ai vostri figli la stessa sorte", scriveva meno di una settimana prima di salire alle cronache il professore, pubblicando una foto di Gaza con accanto Tajani, Meloni e Salvini in tre foto diverse, in oguna delle quale stringono la mano a Benjamin Netanyahu. Mentre, sotto il post in cui Matteo Piantedosi esprime la sua solidarietà a Meloni per quanto scritto dal professore su sua figlia, un altro utente ha commentato: "Vedi che anche voi rubate i soldi e il cibo dei nostri figli. Quindi confermo l'augurio, anche ai tuoi". Questo clima d'odio non può più essere tollerato in Italia, Paese democratico in cui tutti hanno diritto di esprimere la propria opinione ma in questi casi si è trasceso il limite. "Le minacce rivolte anche ai figli del Vicepremier Matteo Salvini e del Ministro Matteo Piantedosi dimostrano che non siamo davanti a episodi isolati, ma a una spirale d'odio alimentata da un fanatismo ideologico che ha superato ogni limite", ha scritto ancora Meloni tornando sui social per stigmatizzare l'ennesima violenza.
"La mia piena solidarietà a Salvini e a Piantedosi. Nessuna divergenza politica, nessuna battaglia ideologica può mai giustificare l’attacco ai figli, ai bambini, alla parte più intima e sacra della vita di una persona", ha concluso Meloni. Tanti i messaggi arrivati a premier e ministri per le minacce indirizzate ai loro figli anche da parte delle opposizioni, che per una volta si compattano alla maggioranza in una sola voce di stigmatizzazione per una deriva che ha superato ogni limite. Il ministro Giuseppe Valditara, in relazione alle parole del docente S.A.
, ha annunciato che, come Ministero, "non possiamo più tollerare comportamenti di singoli che sui social o in pubblico tradiscono quel decoro e quella dignità che devono caratterizzare una professione così delicata. Il Ministero sanzionerà quanti non sono degni di far parte della nostra scuola".