Governo

Il vertice con la Finanza, poi il Cdm. "Cosa succederà alla benzina"

Incontro a Palazzo Chigi tra Meloni, Giorgetti e Guardia di Finanza. In serata il Consiglio dei ministri. Pichetto Fratin: "Attesa una stabilizzazione dei prezzi"

Il vertice con la Finanza, poi il Cdm. "Cosa succederà alla benzina"

L'aumento del prezzo dei carburanti è una delle priorità che il governo intende affrontare per andare incontro agli italiani. Il tema è stato al centro del colloquio che si è tenuto oggi pomeriggio a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti e il comandante generale della Guardia di Finanza Giuseppe Zafarana. Il vertice è stato utile per fare il punto della situazione e valutare le possibili ulteriori azioni di contrasto alle speculazioni in atto sui prezzi.

Manlio Messina, vicecapogruppo vicario di Fratelli d'Italia alla Camera, ha sottolineato che comunque il prezzo del carburante nel nostro Paese è al di sotto della media europea. Inoltre l'esponente di FdI ha garantito che si continuerà a lottare contro le speculazioni: "Prioritario resta garantire risposte ai cittadini: ecco perché sono state convocate per la prossima settimana le associazioni dei consumatori, che hanno presentato esposti sul caro benzina, per verificare le presunte irregolarità".

La lotta al caro-benzina

Sulla questione ha fatto luce Gilberto Pichetto Fratin. Il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, intervistato a Porta a Porta, ha dichiarato che "dovrebbe esserci una stabilizzazione dei prezzi" e ha fatto riferimento ai dati sulla media dei prezzi carburanti dei primi otto giorni di gennaio: "Ci sono una serie di situazioni che vanno monitorate, per capire se parliamo di autostrade o di zone dove c'è un solo distributore come nelle isole. Per un prezzo sopra i 2 euro ci vuole una giustificazione specifica".

Per le 18:30 è stato convocato il Consiglio dei ministri che, tra le altre cose, potrebbe prendere in considerazione le decisioni da adottare contro il caro-benzina. Sul tavolo è comunque ferma la necessità di agire solo con le dovute coperture del caso: in tal caso l'esecutivo dovrebbe ragionare su come muoversi in base alle risorse a disposizione. Diverse le opzioni: intervenire sull'Iva, attivare l'accisa mobile oppure introdurre un bonus carburante per le famiglie in difficoltà.

Il pressing di Forza Italia e Lega

Dalle parti di Forza Italia e della Lega si registra una notevole spinta per adoperarsi affinché vengano messe in atto tutte le mosse per calmierare il costo della benzina. Come riferito da Marcello Astorri su ilGiornale in edicola oggi, dagli ambienti del governo emerge prudenza in tal senso: resta sì in piedi l'ipotesi di un intervento nel merito, ma prima si vorrebbe appurare la natura degli ultimi rialzi dei carburanti.

Per Alessandro Cattaneo, capogruppo di Forza Italia alla Camera, va affrontato il tema legato ai prezzi: "Per abbassarli proponiamo una linea concreta, non urlata né costruita con slogan. Le accise sono state scontate quando il prezzo era arrivato a 2.30-2.

40 euro, la riflessione che era stata fatta era di restare sotto la soglia dei 2 euro".

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