Graffiti a San Lorenzo, denunciati 2 minorenni

Colti sul fatto. In mano i grossi pennarelli neri, indelebili. In pieno giorno, due ragazzini, 17 anni lui, 14 appena compiuti lei, hanno scarabocchiato le mura dell’antica Basilica di San Lorenzo: una stella, la data del giorno, 30-6-2009, un appunto «dalla Sicilia». Erano appena passate le quattro del pomeriggio quando gli agenti in borghese del Nucleo decoro urbano hanno sorpreso i due writer minorenni in azione. Inutile mentire, gli indelebili in mano, le dita sporche, il monumento «sfregiato» bastavano e avanzavano.
Così è scattata la multa: 450 euro a testa e, insieme, una denuncia - in base all’articolo 639 del codice penale - che porterà i due giovanissimi dritti dritti davanti al giudice di pace. Per legge infatti anche la quattordicenne è imputabile. E non è tutto. I graffitari forse faranno fatica a crederlo, ma sono stati fortunati. Sono scampati d’un soffio al nuovo decreto sicurezza che sta per essere approvato in Senato (questione di giorni, forse di ore) e che inasprisce le pene per gli imbrattatori. Se gli scarabocchi danneggiano un monumento di interesse storico o artistico è prevista la reclusione fino a un anno e una multa fino a 3mila euro. Detenzione che, in caso di recidiva, sale a due anni mentre la sanzione lieviterebbe fino a diecimila euro. Insomma, come sintetizza il vicesindaco Riccardo De Corato, «la festa è finita». «Quello di martedì è stato un gesto stupido, incivile e da censurare due volte perché rovina un monumento simbolo della Milano romana e paleocristiana - ha aggiunto De Corato -. Per questo è sempre più necessario fermare lo scempio prevedendo per questo posto forme più restrittive di tutela come richiesto dallo stesso parroco don Augusto Casolo».
In proposito esiste un progetto del luglio 2005 richiesto da monsignor De Scalzi, «me ne ero fatto carico quand’ero assessore ai Lavori pubblici - ha ricordato il vicesindaco -. Si tratta di una cancellata telescopica interrata allo scopo di proteggere la Basilica, soprattutto la sera e di notte e che di giorno in pratica non si vede. La protezione costerebbe un milione e 400mila euro e rientra in un progetto già approvato dalle varie Soprintendenze (regionale, provinciale e cittadina). Insomma, in questa zona già provata da numerosi atti vandalici, dall’accumulo di bottiglie di vetro alla sporcizia, ai graffiti, non vedo altra soluzione». Da gennaio sono state date 57 multe agli imbrattatori da 500 euro l’una. Di queste 32 sono state date dai vigili grazie ai 18 agenti del Nucleo decoro urbano (nato da una mozione votata in consiglio comunale), le altre dalle forze dell’ordine. Da quando è stata istituita la speciale task force del Comune sono 51 i writer rinviati a giudizio, di cui la metà è minorenne. Entro ottobre sono previste 4 udienze.

Il Comune chiederà di costituirsi parte civile in tutti gli episodi, «proprio in virtù delle grosse spese per la pulizia degli stabili e la promozione delle campagne anti-writer costate 25 milioni di euro in due anni - ha detto De Corato - al di là della pena che è ancora simbolica conta l’effetto deterrente».

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