Il grande bluff

Ma Prodi non aveva promesso che sarebbe stato tutto risolto in 24 ore? Il maghetto del pattume deve avere gli incantesimi fuori uso: la giornata si conclude infatti con un nulla di fatto. O meglio ancora, con un grande bluff. Il supercommissario De Gennaro è arrivato a Napoli, ma al di là di una pizza e una riunione ha potuto fare ben poco. E mentre lui incontrava i giornalisti, la protesta proseguiva: assalti alle forze dell’ordine, camion dei vigili del fuoco bruciati, un carabiniere colpito da una bomba carta e sette pompieri feriti a sassate. La discarica di Pianura riaprirà o no? Dove finiranno i rifiuti? Che farà l’esercito? «Le risposte arriveranno», prende tempo De Gennaro. Sperèm. Ma intanto, di 24 ore in 24 ore, l’emergenza continua. Prodi adesso non ha trovato di meglio che appellarsi al buon cuore delle regioni. «Sforzo di solidarietà nazionale», dice sontuosamente. In altre parole vorrebbe tanto mandare i rifiuti dei napoletani a casa nostra. Ma, in pratica, che cosa ha ottenuto davvero? Una nave che parte da Napoli con un po’ di monnezza a bordo e una dichiarazione di principio da parte dei governatori amici, che pure sanno benissimo quanto sarà difficile dare un seguito alle parole. Un po’ per ragioni tecniche, perché i termovalorizzatori moderni non possono smaltire le indistinte ecoballe napoletane.

Un po’ per ragioni politiche, perché ci vuole un bel coraggio a dire a un bergamasco che dovrà prendersi sul groppone gli scarti dell’inefficienza di Bassolino e Pecoraro Scanio. E quindi? Quindi un altro giorno è andato, la sua musica è finita, e l’odore invece resta. Il solito odore di immondizia. Che oggi per di più puzza anche di bluff.
mG

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