Alberto Cagnato
Era la prima volta che un cavallo «made in Italy» partecipava alla Dubai Cup, la corsa più ricca del mondo con appesi sul traguardo sei milioni di dollari, tre dei quali al vincitore. Ma Elettrocutionist è un campione vero e ieri ha sbancato lippodromo di Nad Al Sheba per i colori dello sceicco Al Maktoum con in sella un ispiratissimo Lanfranco Dettori che ha reso ancor più dolce per lItalia questo prestigioso successo. Il fantino milanese ha fatto un capolavoro, faticando non poco per non farsi imbottigliare e portare il suo campione finalmente al largo allingresso in dirittura darrivo. Le lunghezze da rimontare erano ancora parecchie, ma Elettrocutionist ha messo il turbo e metro dopo metro ha sovrastato gli avversari.
Lultimo ad arrendersi è stato lamericano Brass Hat con il quale ha ingaggiato un duello furibondo. Ma sul traguardo Elettrocutionist dominava lasciando lavversario a una lunghezza e mezza. Per gli amanti delle curiosità ricordiamo che Elettrocutionist è il «giustiziere» che preme il bottone della sedia elettrica per i condannati a morte. Gli ha imposto questo nome impegnativo lex proprietario americano Earl Mack.
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