Una grande estate firmata Triola

L'appuntamento di ieri al Carlo Felice era per presentare la «Sinfonica d'estate… mari e giardini d'Europa»; in realtà si è parlato sì degli appuntamenti estivi, ma argomento chiave poi sono state le dimissioni del Direttore Artistico, da alcuni visto come colpo di coda della nefasta opera verdiana in chiusura di cartellone. Una decisione sofferta - come ha affermato lo stesso Triola - che nulla c'entra con screzi o incompatibilità di caratteri e idee artistiche, ma anzi con un interesse per la salute generale del teatro, che ne ha bisogno, di questi tempi. Insomma, stretto riserbo, pochi commenti e un «il tempo farà luce sulla situazione» che lascia tutti un tantino perplessi. Oren? La domanda è lecita. Può l'arrivo del tanto atteso direttore aver influito sulla scelta che, diciamolo, è arrivata forse un po' fulmine a ciel sereno? Tanto più, si sa, che lui avrà un grosso daffare nella gestione artistica a partire dalla stagione 2008/09. Silenzio, o mezze parole, nulla più. Importante comunque riconoscere il clima di serenità - apparente o reale - che ha concesso parole di grande affetto e stima da parte del Sovrintendente nei confronti di Triola e del suo apprezzato lavoro.
Ma andiamo avanti: anno positivo, quello appena trascorso - e ancora un ringraziamento al nuovo Socio Fondatore, Finmeccanica - che vede la chiusura del bilancio in pareggio, un alto gradimento da parte degli appassionati e della critica, un numero di abbonamenti più che soddisfacente. Certo, gli scioperi… «Rimostranze più che legittime - dice sempre Di Benedetto - con il solo neo di danneggiare proprio il nostro affezionato pubblico».
E ora veniamo all'estate, perché concerti ce ne saranno, davvero di pregio e ancora - occorre dirlo - con firma Triola, che sarà responsabile di tutta la prossima stagione. Uno sponsor, la Società Iride ex Amga, che mantiene così la sua presenza sul territorio; e nove concerti, compresi i tre imminenti della «Grande Russia». Si procede il 31 maggio con un concerto diretto da Giuseppe Grazioli, con musiche di Faurè, Ravel, Elgar, il 7 giugno Jurai Valchua sarà sul podio per una serata dedicata a Debussy e Dvorak, per poi arrivare al 14 giugno, con Julia Jones che dirigerà Beethoven, Debussy, Ravel e Dvorak.

Clima estivo, di colore europeo, è stato definito, accanto e non in contrasto con la cifra decisamente classica degli appuntamenti successivi (21, 28 giugno e 5 luglio) che vedono il debutto di Juanjo Mena come direttore ospite stabile e che saranno tutti «a base» di Haydn, Mozart e Beethoven, con una serie di concerti solistici interpretati dalle spalle dell'orchestra del teatro: Agosti nel concerto per violoncello di Haydn, Loi e Orlando in Mozart, rispettivamente flauto e clarinetto; e ciliegina sulla torta, la Quinta, la Sesta e la Settima di Beethoven, più alcuni appuntamenti fuori sede ancora da definire. Concerti di tutto rispetto, da seguire con passione ed entusiasmo e magari, come già si è detto in questa sede, con un ferro di cavallo in tasca… non si sa mai, ultimamente.

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