Veste grafica singolare, con un formato lungo. Nelle intenzioni della sua creatrice e ideatrice, proprio la forma della rivista caratterizza immediatamente il progetto, ne determina la sua visibilità in un panorama letterario molto affollato. Così si presenta Graphie rivista trimestrale di arte e letteratura nata a Forlì nel 1998 per volontà del direttore artistico Marisa Zattini, che ne firma anche la grafica, con direttore responsabile Matteo Amaducci e direttore letterario il poeta Gianfranco Lauretano. Tre direttori per le tre diverse aree su cui lavora la rivista che nasce per esigenza di una galleria darte «Il Vicolo», divisione libri, che ha la sua sede nel centro storico di Cesena, dove tra laltro cè anche la redazione. «La nostra società Il Vicolo - spiega Marisa Zattini - nasce nel 1989. È una galleria darte che opera a livello nazionale e internazionale per esposizioni darte, consulenze di art designer e mostre a pubbliche amministrazioni in occasioni di eventi artistici, lavoriamo con grandi aziende che organizzano manifestazioni come mostre di pittura, scultura e installazioni. La nascita della rivista darte è unesigenza di riflessione e di progettazione del lavoro della galleria - continua Marisa Zattini - scaturita dallincontro con un importante poeta come Gianfranco Lauretano che dirige la sezione letteraria. I primi contatti ci furono allinizio degli anni Novanta, poi si concretizzarono solo nel 1998, quando maturarono i tempi per la nascita della rivista che sposa una filosofia semplice ma complessa nello stesso tempo, quella di mettere a rapporto vecchie e nuove generazioni di artisti».
La fine degli anni Novanta è tempo di cambiamenti, editoriali, artistici, di comunicazione. Si diffonde internet, e la rivoluzione telematica, nel momento in cui è in atto, diventa subito di massa. Ma il lavoro di gruppo continua ad essere sostanziale. «La rivista vive la necessità, una volta al mese, di incontrarci per discutere insieme ciò che sarà pubblicato, il taglio e i temi affrontati - dice Marisa Zattini -. Abbiamo giovani collaboratori e vecchi maestri che seguono il lavoro della rivista. Dalle monografie sul mito come si può leggere nel terzo numero del 2005, bellissimo, con saggi su Aligi Sassu e il mito mediterraneo, su Magritte e Savinio, a monografie dedicate alla Shoah nellarte, o a quelle sulla metamorfosi del 2 agosto del 2005, con una curiosità: ogni rivista porta applicate riproduzioni artistiche stampate e poi incollate, una ad una, a mano. Questo comporta un gran lavoro - conclude la Zattini - ma volevamo una rivista preziosa, ricca, e questo era un modo per definire al meglio le riproduzioni artistiche».
Oltre alle monografie, funzionando anche come catalogo di mostre ed eventi, Graphie è un vero e proprio laboratorio letterario, curato con intelligenza da Lauretano che ospita nuovi poeti, interviste a scienziati come Margherita Hack, a uomini di teatro come Moni Ovadia, con recensioni e pezzi che risultano tutti ricollegabili alle singole tematiche interne di ogni numero. La rivista diventa specchio del lavoro dello showroom dove, dalla sua apertura in pieno centro, sono state ospitate 120 mostre di grandi artisti contemporanei. Graphie si pone quindi come strumento di guida e di riflessione sui temi dellarte contemporanea ma anche come laboratorio per giovani che hanno intenzione di scrivere di scultura, pittura, di poesia e letteratura.
Si ricordano inoltre i concorsi territoriali e il premio omonimo. Un premio teso alla valorizzazione della creatività giovanile, aperto non solo al territorio romagnolo ma a tutta l'Italia. Gli elaborati vincenti si possono leggere sulla rivista: un intelligente progetto promosso dal Comune di Cervia e da altre associazioni locali per promuovere l'amore dell'arte tra i giovani.
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