«Grave il no di Parigi a Enel-Suez»

da Milano

L’opposizione del governo francese all’opa di Enel su Suez «è un fatto grave». Lo ha detto il presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà, osservando come «la delusione dei benedetti referendum in Francia e in Olanda e la crisi economica abbiano portato alla nascita di neoprotezionismi economici nell’Unione europea». Secondo Catricalà, la «concorrenza nell’Ue non è un bene ma una necessità», perché altrimenti «l’Unione diventa una macchina burocratica inutile. Dobbiamo farci valere affinché l’Ue riaffermi i suoi valori, fra i quali quello della concorrenza che è alla base del mercato unico». E ha insistito sul fatto che «un capitale italiano vale quanto un capitale francese o tedesco, se no che Europa è?». Il presidente dell’Antitrust ha anche commentato la decisione del Tar, che ieri ha in parte annullato la delibera con la quale l’Authority aveva inflitto multe per oltre 2 milioni di euro all’Ania per intesa restrittiva della concorrenza: «Leggiamo le motivazioni della sentenza, che attendiamo con grande rispetto, poi si vedrà», ha risposto alle domande in merito a un eventuale ricorso al consiglio di Stato. Il Tar ha infatti comunicato solo di aver annullato «parzialmente» la multa, senza specificare se la somma dovuta dale compagnie assicurative sia stata effettivamente rivista e di quanto.

Per capire perché e come il ricorso dell’associazione sia stato in parte accolto bisognerà quindi attendere le motivazioni della decisione dei giudici amministrativi, che dovrebbero essere pubblicate da qui a trenta giorni.

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