Graziati gli impiegati frettolosi del Pantheon: affidati ad "altri" compiti

Il ministro Bondi rassicura: «Simili episodi non accadranno più. Ma bisogna combattere l'ottusità di certa nostra burocrazia»

Nell'attesa che vengano conclusi gli accertamenti, sono stati assegnati a non specificati «altri compiti» i dipendenti del Pantheon che domenica 28 febbraio a Roma fecero interrompere un concerto di musica classica per rispettare l'orario di chiusura. Lo rende noto il ministro per i Beni culturali Sandro Bondi, che oggi sottolinea la sua profonda gratitudine per la serata di solidarietà per Haiti ospitata proprio al Pantheon sabato 20 marzo. «Una serata di condivisione della sofferenza che tocca il popolo di Haiti, una generosa iniziativa resa possibile grazie alla esibizione, davvero splendida, della Cappella Musicale del Pantheon, diretta dal maestro Alessandro Quarta, e dalle interpretazioni del pianista Giovanni Allevi», commenta il ministro, ricordando che «la raccolta di fondi e contributi offerti dai numerosi partecipanti è destinata agli orfani della diocesi di Port-au-Prince».
Da qui l'accenno allo spiacevole episodio accaduto a fine febbraio che fece il giro del mondo grazie a un filmato diffuso su YouTube. «Non accadranno mai più - assicura Bondi - episodi come quelli del recente passato in cui manifestazioni culturali vengano interrotte da una burocrazia ottusa che noi tutti dobbiamo snellire e rendere più trasparente.

Infatti nelle more degli accertamenti ispettivi, gli uffici del ministero hanno già provveduto ad assegnare ad altri compiti i dipendenti presenti al concerto di domenica 28 febbraio». Morale della favola: strano Paese il nostro, d'accordo la mancata punizione degli impiegati, ma qui viene il sospetto che ci abbiano persino guadagnato. A pensare male spesso ci si azzecca.

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