Grillo attacca il Fatto, Travaglio lo scarica... (così finisce la liaison)

Prima amici ora divisi. Il divorzio è arrivato dopo le accuse di Grillo al quotidiano di ospitare pubblicità di Eni e Banca Intesa. In realtà la guerra scoppia per la concorrenza con il suo blog

Grillo attacca il Fatto,  
Travaglio lo scarica... 
(così finisce la liaison)

Milano - La luna di miele è già finita. Beppe Grillo e i suoi amici de il Fatto Quotidiano si sono lasciati. Grillo dopo aver "sedotto e abbandonato" Luigi De Magistrs e Sonia Alfano adesso ha scelto la sua nuova vittima ed è Antonio Padellaro.

In un post apparso sul suo blog Grillo ha attaccato i giornalisti de Il Fatto: "Sono giornalisti schierati, residuati dell'Unità che ha sempre vissuto di contributi pubblici che attaccano il sistema con la forza di un cane da pagliaio". L'attacco è durissimo e rimprovera alla testata di aver lasciato da soli i ragazzi del "Movimento 5 stelle" molto vicino allo stesso Grillo, durante le ultime amministrative. Fin qui normale dialettica fra due vecchi amici.

Ma in realtà lo scontro è molto più aspro perché Grillo accusa Il Fatto di ospitare pubblicità a lui poco gradite. "Chi non prende i finanziamenti pubblici e fa paginate di pubblicità dell'Eni, Telecom, dell'Expo è ancora peggio di chi prende i finanziamenti pubblici". Padellaro ha risposto alle accuse affermando che "si tratta della battuta di un vecchio comico che non fa più ridere". Come sono lontani i tempi in cui Grillo, sul palco, in piazza esaltava Il Fatto che stava per andare da lì a poco nelle edicole.

Fino a questo punto sembra che i motivi dello "scisma" siano politici o ideologici. E invece a quanto pare c'entrano i soldi. Infatti é successa una cosa che forse per Grillo poteva essere prevedibile: l'allievo ha superato il maestro. Fin quando Il Fatto andava solo in edicola e il blog di Grillo andava on line le due testate potevano vivere tranquillamente insieme, mano nella mano. Ma quando nel giugno 2010 Padellaro fa sbarcare Il Fatto sul web, ecco che cominciano i dolori per Grillo. All'inizio Padellaro per lo sviluppo del sito avrebbe contattato la Casaleggio Associati, la stessa società che cura il blog di Grillo e la sua comunicazione. Poi qualcosa va storto e la trattativa salta. Al posto del Fatto la Casaleggio dà il via ad un portale di informazione, nel dicembre del 2010, per conto della casa editrice Chiarelettere.

Da quel momento Padellaro segue la sua strada e Il Fatto arriva lo stesso sul web e comincia a corrodere la base di click del blog di Beppe Grillo e quella anche del nuovo portale di Chiarelettere. Quindi i guru di Grillo danno l'ordine, e lui esegue: non linkare più Il Fatto dal blog, anzi cercare di tirare frecciate al quotidiano di Padellaro. Così la storia d'amore fra Grillo e Il Fatto finisce. E scattano le ritorsioni mediatiche.

Poche ore dopo la pubblicazione del post di Beppe Grillo Marco Travaglio blocca la videorubrica settimanale "Passaparola" appuntamento fisso sul blog di Grillo. A questo punto alea iacta est. Il dado è tratto ed è ufficiale la rottura anche con l'amico Travaglio. "Marco ha deciso di interrompere Passaparola. Io non posso che ringraziarlo per quanto fatto finora". Sembra un classico "non ne voglio più sapere", detto con i toni del politically correct. E Travaglio anche lui "sedotto" e poi defenestrato da Grillo fa un giro di parole che non fanno luce sul divorzio: "Ho deciso di interrompere il Passaparola dopo 3 anni e 4 mesi perché faccio troppe cose e, da quando trascorro gran parte del mio tempo a Roma come vicedirettore del fatto Quotidiano, rischio di non farla bene come dovrei e vorrei".

Travaglio quindi sbatte la porta e se ne va da "casa Grillo". Si sa "gli amori fanno dei giri immensi e poi ritornano"... ma stavolta sembra proprio di no. Soprattutto se l'amante di Marco si chiama Santoro e gli dedicherà i suoi prossimi "Comizi d'amore"...

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