Grimaldi&Giardina, l’incontro tra moda e arredamento

Il percorso di Antonio Grimaldi e Sylvio Giardina, designer della griffe che porta i loro cognomi, è in fondo parallela. Il primo si specializzò in lavori artigianali creando costumi per il celebre Teatro San Carlo di Napoli, il secondo dall'assemblaggio di materiali riciclati, crea da giovanissimo una linea di bijoux dal successo immediato. L'incontro tra i due è nell'atelier romano di Gattinoni e nel '96 fondano il marchio basato su uno stretto legame tra arte e moda.
Antonio Grimaldi crea infatti veri e propri oggetti d'aste come originali accessori d'arredo e straordinarie scenografie ricavate dai fiori e la sua casa è un mix di originalità e di filosofia, se pensiamo che il cuore della sua casa è un salotto con un enorme materasso usato per guardare il cielo e prendere il sole attraverso i vetri. I lampadari sono tutti oggetti creati da lui, e cucina e pranzo sono un unico locale perché si «sente cuoco» e adora avere ospiti. Colori e materiali preferiti sono il bianco e l'avorio, il vetro e l'acciaio.
Sylvio Giardina ama nella casa l'utilità estetica e il comfort, mescolando nella giusta dose i pezzi classici con quelli moderni e decorando le pareti con opere di artisti contemporanei. Il suo rifugio? Una stanza vuota dove l'unico arredo sono gli affreschi sui muri, un luogo dove nascono le sue idee e riesce a conciliarsi con sé stesso. Curiosi sono poi i mobili, vecchi pezzi che appartenevano alla nonna,e che egli ha saputo trasformare in vere opere d'arte. I suoi colori? Il bianco e il nero, tratti che caratterizzano anche lo stile della maison, e come materiali il legno e il vetro.

In vecchiaia sono destinati a separarsi, perché l'uno ama Parigi e tutte le città d'arte, l'altro sogna un'isola, tra quelle più difficili da raggiungere. Il mondo della moda spesso è in grado di insegnarci ad arredare senza ricorrere a sfarzi e dimostrazioni di lusso, ricordandoci che in casa ciascuno deve essere davvero sé stesso.

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