Si discute di infrastrutture, a Palazzo Tursi, fra esponenti di maggioranza e opposizione convocati da Marta Vincenzi nella veste di presidente dellassociazione dei Comuni-Anci Liguria: sono presenti per il Pdl Enrico Musso, Luigi Grillo, Sandro Biasotti e Giuseppe Costa (questultimo come vicepresidente vicario dellassociazione), mentre per il Pd ci sono Mario Tullo, Roberta Pinotti, Claudio Gustavino e Andrea Orlando. Una concentrazione notevole per trovare la quadratura del cerchio. lobiettivo è quello di arrivare a una posizione unanimemente condivisa per chiedere (e ottenere) la realizzazione delle grandi opere indispensabili alla regione e al suo capoluogo, Terzo valico e «gronde» innanzi tutto. Ma se lauspicio è unanime, subito affiorano alcuni distinguo. In particolare se ne fanno interpreti il senatore Grillo, presidente della Commissione Lavori pubblici e Comunicazioni di Palazzo Madama, e lonorevole Biasotti nel replicare al sindaco che aveva parlato di «progetto già pronto per la gronda». Ebbene, «se cè il progetto (ma noi non labbiamo visto) - insistono i due parlamentari del Popolo della libertà -, allora presentiamolo subito alla società Autostrade che dal 2004 si prende i soldi dellaumento tariffario, a fronte dei lavori per la gronda che non sono mai iniziati in attesa, si giustifica Autostrade, della fine delle liti sul progetto fra le amministrazioni locali...». Marta Vincenzi abbozza, ma il rebus non si scioglie. E la riunione di ieri mattina si rivela per quello che si presumeva alla vigilia: lennesimo appello a favore di opere che non cominciano mai. «Ma questo governo - precisa Biasotti - dimostra di voler cambiare registro rispetto allinattività dellesecutivo precedente, e ha inserito il Terzo valico fra le sei infrastrutture prioritarie». Insiste Grillo: «Bisogna smetterla di parlare di gronda di levate e ponente. La gronda devessere una, e deve andare da Chiavari ad Arenzano. Altrimenti non si risolve nulla».
Cè tempo per parlare anche di federalismo fiscale: lAnci ligure ha presentato un documento in cui si chiede di individuare «i diritti dei Comuni, tra cui il diritto di veto sulle iniziative delle Regioni relative alle entrate e alle risorse di spettanza dei Comuni, così come esiste in altri Paesi, e in subordine la necessità di un voto qualificato nel caso di parere contrario». Infine Marta Vincenzi chiede che a livello nazionale «si riconosca la centralità di Genova rispetto al progetto dellUnione per il Mediterraneo lanciato dal presidente francese».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.