Grosseto, indagato attore irlandese: è ferito

C'è un sospetto per il giallo dell'anziana uccisa in villa. Paul Rodger Behan, 43 anni, è arrivato in ospedale per un taglio alla coscia. I medici: era nervoso. Lui: "Non c'entro nulla"

Grosseto, indagato 
attore irlandese: è ferito

Grosseto - Il giallo è ancora lontano dal finale. Ma si è arricchito di un nuovo scenario. C’è un indagato per l’omicidio di Silvana Abate Francescatti, 72 anni, massacrata a coltellate nella sua villa ad Arcidosso (Grosseto). È l’attore irlandese Paudge Rodger Behan, 43 anni, conosciuto per una partecipazione nei telefilm della serie Higlander, coprotagonista in «Innamorarsi a Venezia» di Roth e in «Unclosed», una pellicola di Jim Mcbride. Behan vive da due anni in una casa ad Arcidosso. Il suo inserimento nella lista degli indagati è un atto dovuto e lui si difende: «Non c’entro nulla» ha detto ai carabinieri prima di essere interrogato ieri alla presenza di un avvocato che gli ha consigliato, per motivi tecnici, di avvalersi della facoltà di non rispondere, «in attesa di conoscere meglio il quadro della situazione».

L’attore da due anni vive ai piedi dell’Amiata, ma non conosceva, ha detto, la vittima. Behan è stato prelevato sabato sera dai carabinieri dall’ospedale di Castel del Piano dove si era recato per un taglio che si era provocato su una coscia. C’era già stato giovedì sera, sempre per quel taglio. La circostanza della ferita, e il nervosismo notato dai medici, ha portato gli inquirenti a disporre una serie di accertamenti. Sarebbe stato lo stesso Paudge Behan però a consegnare il coltello con cui si è ferito, che è stato poi sequestrato come la sua Panda e l’abitazione, una casa isolata, tra Arcidosso e Monte Labro, dove l’attore vive solo e dove sono state rilevate tracce probabilmente di sangue.

L’iscrizione nel registro degli indagati, ha spiegato l’avvocato che difende Behan, Mario Tamberi, «è un atto dovuto» perché «è stato sottoposto a ispezione personale e perché gli sono stati sequestrati casa, auto e un coltello». Così Behan è «assolutamente libero, tanto che gli sono stati restituiti i documenti e il cellulare». Nella villa di Silvana Abate, i carabinieri del Ris di Roma e dell’ Arma territoriale hanno cercato elementi di prova e possibili tracce. Nel primo sopralluogo a casa della vittima, compiuto al momento della scoperta del cadavere, era stata scoperta una impronta parziale di una scarpa, proprio vicino al corpo della donna, impronta che conteneva anche tracce di terriccio. Ma sui pedali della Panda dell’attore non sarebbe stato rilevato sangue, mentre tracce ematiche sarebbero presenti nell’abitacolo. Sangue che verrà esaminato dal Ris e comparato con il dna della vittima.

Ma Behan, in un’intervista a Studio Aperto, ha confermato di essersi ferito con un coltello la sera di giovedì mentre si trovava in casa e di esser andato con la sua auto in ospedale. Molto, dunque, diranno i risultati delle analisi. Per adesso, il delitto dell’Amiata resta avvolto nel mistero.

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