IL GRUPPO

D iagrammi e grafici tutti in salita, cifre sempre in crescita, proiezioni lanciate verso mete stellari. Basta andare sul sito dell’Unipol e scaricare 18 pagine di dati e istogrammi per avere un’immagine del terzo gruppo assicurativo italiano. Immagine vincente se non trionfale anche se forse, più dei numeri inseriti nel prospetto datato «aprile 2005», appare illuminante l’avvertenza che recita: «Nella presentazione sono contenute informazioni relative a previsioni di dati, risultati ed eventi che riflettono l’attuale visione del management ma che potrebbero anche parzialmente discostarsi da quanto effettivamente si realizzerà a causa di eventi, rischi, fattori di mercato non noti o non prevedibili allo stato attuale». Cautela di assicuratore o avviso ai naviganti? Fatto sta che nel profluvio di tabelle spicca quella sull’utile netto di gruppo passato dai 43 milioni di euro del 2000 ai 211 del 2004 (+43 per cento) come pure in continua progressione sono i numeri del comparto bancario dove la raccolta diretta è stata di 2.228 milioni di euro nel 2002 (+99%), di 2.628 nel 2003 (+18%) e di 4.

322 nel 2004 (+65%) mentre quella indiretta è passata dai 6.979 del 2002 (+11%) agli 11.461 del 2003 (+64%) ai 15.928 del 2004 (+39%). Nelle assicurazioni la quota di mercato è balzata dal 6,8% del 2002 al 9,4% del 2004.

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