Guardabarche e hostess: vita da studenti al Nautico

Alcuni «freelance» guadagnano bene, ma diversi altri vengono sfruttati

Guardabarche e hostess: vita da studenti al Nautico

Federica Seneghini

Il Salone Nautico dà lavoro a centinaia di ragazzi e ragazze, genovesi e non, che tutti gli anni, passano i primi giorni di ottobre a girare tra gli stand, in mezzo a operai e allestitori in preda all'affanno, cercando un impiego come addetti alle pulizie, come hostess o come standiste. Dopo avere girato abbastanza si riesce il più delle volte a tornare a casa soddisfatti. Gli addetti alle pulizie «freelance», infatti, sono di solito pagati piuttosto bene: i compensi si aggirano intorno a quindici euro all'ora, ma in alcuni casi anche di più. Giuseppe, che studia medicina all'Università di Genova, pulisce uno stand del padiglione B insieme al suo amico Marco, anche lui studente di medicina a Genova. Guadagnano 25 euro ogni mattina per passare l'aspirapolvere e pulire le barche a vela (41, 39 e 36 piedi): «In alcuni casi però riusciamo a finire tutto in mezzora, entriamo alle 8.30 e alle 9.15 abbiamo già finito», dice Andrea.
Non esiste nessun tipo di contratto e gli accordi vengono di solito presi a voce, in maniera molto informale. Alcuni ragazzi hanno anche accordi con più stand allo stesso tempo, riuscendo a guadagnare parecchie centinaia di euro in nove giorni di Salone Nautico. Lavorando con una impresa di pulizia, invece, si guadagna molto meno, più o meno 8 euro all'ora.
Le hostess invece, hanno compensi molto diversi tra di loro. Quelle che lavorano tramite un'agenzia, sono di solito pagate sui settanta euro al giorno. Un sorriso smagliante, un abbigliamento elegante e formale, e tanta voglia di accontentare il cliente. Il lavoro consiste nel fare visitare le barche agli interessati, distribuire gadget e depliant delle barche, sorridere, e fare in modo che il cliente riesca a rimanere influenzato positivamente da quell’atteggiamento ammagliante al momento di scegliere la ditta e il modello di barca desiderato.
Esistono anche qui contratti informali, presi a voce, e ragazze che lavorano come «freelance», con o senza contratto: i compensi in questo caso sono più alti e vanno dai 100 ai 200 euro al giorno. «Bisogna sorridere, chiedere i dati alle persone interessate a comprare le nostre barche, e stare attente che il video che proiettiamo funzioni correttamente», dice Camilla, una hostess di 21 anni presso uno stand di motoscafi.
Un'altra figura professionale presente al Salone Nautico è il «guardia barca». Il lavoro consiste nello stare seduti tutto il giorno sopra un motoscafo o una barca a vela a controllare che i visitatori entrino senza scarpe, posino gli zaini e le borse prima di scendere sottocoperta, e non rompano o rubino niente durante la loro visita.

«È un lavoro facile e noioso», dice Francesca che fa la «guardia barche» su «un 41 piedi» (dodici metri). «Posso ascoltare la radio e mi offrono il pranzo. Non ho un contratto. Non so cosa potrebbe succedere se mi dovessi fare male».

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