«È arrivata lora di sorridere» recita una pubblicità sotto uno dei 1354 orologi pubblici di Milano. In effetti è la dimostrazione che il progresso è proprio - pure lui - arrivato: una volta, sotto quegli stessi orologi, al massimo si leggeva «è arrivata la tua ora», anche perché lo spazio per la réclame era di solito egemonizzato dalle aziende di pompe funebri. Adesso, che siamo giunti ai dentisti, la situazione è migliorata. Soprattutto perché quelli sono orologi che osservano proprio tutti.
Diciamolo: quella per i segnatempo è una passione che lera moderna non riesce a spegnere. Per cui ecco perché esistono ancora quegli orologi in giro per le città, ma anche ecco perché il mercato di quelli da polso ha sempre un giro daffari impressionante. E certo: oggi gli orologi sono sempre più precisi e più futuristici, e nonostante lora esatta si trovi un po dappertutto - guardate ad esempio il cruscotto della vostra automobile piuttosto che il vostro telefonino - quello da indossare resta un oggetto da intenditori. E da portare sempre, anche se poi il tempo lo leggete da unaltra parte.
Per questo, insomma, StyleWeek di questa settimana si dedica interamente a loro: un omaggio ai compagni della nostra vita che segnano i momenti più importanti. Una vetrina per dare qualche consiglio a chi cerca il regalo più esclusivo o magari soltanto un piccolo gioiello che rassicuri le proprie giornate.
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