La Guardia licenziata torna al lavoro
20 Luglio 2005 - 00:00Non vide una pistola al nastro. Il Tar: «Non è certo che ci fosse lei»
Daniela tornerà a svolgere le mansioni di Guardia particolare giurata: era stata accusata di essersi lasciata sfuggire una pistola al nastro del controllo radiogeno di un varco di Linate e quindi, giustamente, era stata licenziata.
Lepisodio fece molto scalpore, avvenne proprio in prossimità delle ferie natalizie dello scorso anno e provocò un giro di vite nei controlli con innalzamento dei livelli di sicurezza e lunghe code di passeggeri ai varchi doganali. Proprio in quel periodo era in corso unispezione della Ue nei due aeroporti milanesi e Sea fece pienamente il proprio dovere nellapplicare la massima sanzione a una sua addetta alla Security che aveva commesso un errore grave. Revocato il decreto di Guardia particolare giurata, ritirato il tesserino Enac che le consentiva di accedere ai varchi e il porto darmi da parte della Polaria: a Sea non rimaneva che allontanare Daniela con la dichiarazione dintenti che prevedeva un suo reintegro in caso laccusa cadesse. E ieri è caduta definitivamente dopo ricorso al Tar: non è stato possibile dimostrare che fosse lei al varco nel momento del passaggio della pistola. Il giudice del tribunale del lavoro di Milano, dottoressa Vitali, ha stabilito che sia venuto meno il presupposto del licenziamento, dal primo agosto Daniela torna alle sue mansioni.
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