Roma

La «guardia (di protezione) civile» di Veltroni

Il sindaco vuole ingrossare l’«esercito» di ausiliari con potere di fare le multe

«Dopo una lunga pausa di riflessione, il sindaco-commissario straordinario torna alla carica per cercare di trasformare la Protezione civile in un ennesimo comparto di «vigilini». Infatti, ieri è stata predisposta la convocazione di tutte le organizzazioni sindacali interessate, per discutere quali compiti di polizia stradale assegnare al personale della Protezione civile. Questa operazione dovrebbe sancire la costituzione definitiva di una nuova struttura maturata all’ombra dei poteri speciali elargiti a Veltroni dal Governo Prodi per fronteggiare la situazione emergenziale di Roma, relativa al traffico e alla mobilità, come recita l’ordinanza del presidente del Consiglio del 26 settembre 2006». A comunicarlo è una nota dell’Ospol l’organizzazione sindacale delle polizie). «In pratica dunque - si legge - si ripropone la solita strategia di risolvere i problemi del traffico e dell’inquinamento da autoveicoli moltiplicando le tipologie di ausiliari e multatori, massacrando i cittadini con sanzioni che si prevede, di raddoppiare per quantità e per importi. Ma questa volta, si configurano ben altre illegittimità. Proprio il termine attribuzione di siffatti compiti e funzioni è più che dimostrativo della investitura di poteri del tutto nuovi ed inediti per la Protezione civile comunemente intesa che, infatti, non compare in alcun modo nell’elenco degli organi di polizia stradale riconosciuti dall’art.12 del codice della strada.

Si tratta di una grave, invasione di campo che viola i più elementari principi dell’ordinamento giuridico».

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