La guerra alle lucciole non conosce sosta. Dalla Salaria alla Cristoforo Colombo, da viale Palmiro Togliatti alla Prenestina, da viale Marconi alla Tiburtina, le strade a luci rosse della capitale in questi giorni sono frequentatissime, ma dalle volanti della polizia. Così vuole il «Patto per Roma Sicura». E i numeri sono importanti, se si considera che soltanto nella notte tra martedì e mercoledì sono state fermate sui marciapiede ben 67 prostitute, in larga maggioranza rumene.
Quasi tutte sono state sanzionate e accompagnate nellufficio immigrazione. I clienti multati sono stati invece solo due. Da quando sono finiti anche loro nel mirino delle forze dellordine, qualcosa è cambiato nella fase dellapproccio. Che, rispetto a prima, viene consumata molto più alla svelta, in modo da non attirare locchio, e non incappare nella multa.
Più in generale, a partire dal primo giugno scorso i servizi di controllo del territorio disposti dal questore Giuseppe Caruso sempre nellambito del «Patto per Roma Sicura» hanno portato complessivamente al rimpatrio di centottantasette stranieri. Nello stesso periodo ne sono stati identificati 2mila e passa (793 donne e 1332 uomini) di cui 1371 extracomunitari.
In base agli accertamenti effettuati dalla polizia sono stati emessi, inoltre, 621 provvedimenti di espulsione (nei confronti di cittadini bengalesi, nigeriani, marocchini ed egiziani) mentre sono scattate le manette per 101 stranieri inottemperanti allordine di rimpatrio emesso dal questore. Per finire, 187 stranieri sono stati riportati nei rispettivi paesi di origine con lausilio del personale di scorta.
Tornando poi al capitolo lucciole, in questi due mesi dintensi controlli sono state «pizzicate» nellesercizio della professione quasi 500 ragazze, 444 comunitarie e 35 extracomunitarie.
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