Passano i giorni, il tempo stringe, ma il pgt rimane fermo al palo, vittima del muro contro muro tra maggioranza e opposizione. Il metodo con cui affrontare le 4736 osservazioni e al momento i 2748 emendamenti diventa strumento del braccio di ferro politico che si sta consumando in aula da giorni. Nemmeno ieri lufficio di presidenza, a composizione bipartisan, era riuscito a trovare un accordo tra le diverse esigenze di «metodo»: con la maggioranza ferma nel proporre la discussione delle osservazioni per gruppi tematici, e opposizione, che ha presentato 2748 emendamenti, sulla richiesta di esaminare «tutte le osservazioni singolarmente o per gruppi omogenei, ma non con gli accorpamenti più ampi del centrodestra» spiega il capogruppo Pierfrancesco Majorino. Capigruppo e ufficio di presidenza di sono riaggiornati in serata al termine della discussione generale sul piano. La proposta che sarà presentata dal presidente Manfredi Palmeri, nel tentativo di trovare una via dusicta, dovrebbe essere discutere le osservazioni per gruppi di 8 macroaree, votando i singoli emendamenti senza dibattito. Una proposta che non sembra non soddisfi la maggioranza.
Il centrosinistra, che ieri si è dato allostruzionismo più sfrenato, con interventi di unora per consigliere, continua a minacciare il ricorso al Tar. Tranquillo lassessore allo Sviluppo del Territorio Carlo Masseroli: «Credo che tutti debbano giocare la propria responsabilità garantendo il voto entro il 14 febbraio.
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