Economia

La guerra per Padova tra ricorsi al Tar e indagini giudiziarie

La battaglia tra gli olandesi di Abn Amro e la Popolare di Lodi per Antonveneta inizia il 17 gennaio 2005, quando Lodi annuncia di aver superato il 2% di Antonveneta. Il 9 marzo sale al 5% e parla di «possibile fusione». Il 30 marzo Abn Amro lancia l’opa su Padova a 25 euro. All’Opa Abn Lodi risponde il 6 aprile, salendo al 10,82% e chiedendo a Bankitalia l’ok per salire al 14,99%, poi al 30%. Intanto Anb incassa il via libera dalla Consob per l’Opa, che viene approvata tre giorni dopo dal cda della banca padovana.
Il 19 aprile Abn Amro, che ha già in mano il 18% di Antonveneta, viene autorizzata da Bankitalia a salire fino al 20%, ma non ha ancora il via libera all’Opa. E intanto Bpl sale fino al 26,4%. La battaglia tra le due banche suscita l’interesse della Consob, che il 22 aprile interviene, ipotizzando un’azione concertata tra Lodi ed altri azionisti per sottrarre Antonveneta dal controllo di Abn, ora autorizzata a salire fino al 30%.
Gli olandesi si rivolgono al Tar del Lazio contro Bankitalia, ma senza successo. Il 29 aprile Lodi decide di lanciare la sua offerta su Antonveneta a 26 euro e ottiene la nomina di un cda «amico». Abn Amro non ci sta e impugna la decisione davanti al Tribunale di Padova. Il 2 maggio interviene anche la Procura di Milano, che decide di aprire un’indagine sulla vicenda. La Consob parla apertamente di «azione concertata intorno ad Antonveneta» e impone a Fiorani di lanciare un’Opa totalitaria. Il numero uno di Lodi entra nel registro degli indagati della Procura milanese, insieme ad altre 22 persone. Fazio difende l’operato di Bankitalia, mentre Lodi ricorre al Tar contro la decisione della Consob. L’8 giugno il Tribunale di Padova da ragione ad Abn e sospende il cda Antonveneta: l’Opa olandese viene portata a 26,5 euro. Il 12 luglio Bankitalia autorizza Bpl (ora Popolare italiana) a lanciare un’Opas a 27,5 euro. La Procura di Roma, che sta indagando su Fiorani, lo accusa di falso in bilancio. Il 15 luglio nel mirino dei giudici entra anche il dirigente Bankitalia Frasca. Il 19 luglio il Tar del Lazio boccia il ricorso Abn. Il 20 luglio inizia l’Opas di Lodi a 27,5 euro.

Il 25 luglio la Procura di Milano sequestra le azioni Antonveneta in mano a Fiorani, Coppola, Gnutti, e Ricucci.

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