Guerra in Ucraina

"10mila soldati e uomini della Wagner a Bakhmut" l'ultima mossa di Mosca

Secondo quanto dichiarato da Kiev la Russia ha concentrato più di 10mila militari effettivi a Bakhmut. Ecco qual è il piano di Mosca

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A Bakhmut è stata registrata una strana concentrazione di soldati russi. Si parla di circa 10mila militari, con reggimenti di carri armati, gruppi trasportati e aviotrasportati, e della possibilità che Mosca sia pronta a sferrare un'offensiva contro le truppe ucraine impegnate a riconquistare i territori occupati dal Cremlino. Il messaggio lanciato da Vladimir Putin è dunque duplice: se da un lato l'imperativo coincide con il respingere ogni assalto nemico, dall'altro emerge la chiara volontà di impegnare Kiev in loco, costringendola a richiamare uomini da altre zone di guerra.

I soldati russi a Bakhmut

La notizia della nutrita schiera di soldati russi apparsa a Bakhmut è stata diffusa dal capo del servizio stampa del Gruppo orientale delle Forze armate ucraine Ilya Yevlash. "Per quanto riguarda Bakhmut, il nemico vi ha concentrato forze significative, più di 10mila persone. E ora ci sono pesanti battaglie", ha riferito Yavlesh a United News, affermando che non ci sono prove che il nemico abbia intenzione di lasciare la città.

Mezzi corazzati e reparti d'assalto sarebbero dunque pronti a sferrare un assalto agli ucraini, insieme a decine di migliaia di militari, compresi militari regolari e miliziani del gruppo Wagner, tornati sul campo dopo aver abbandonato l'area da diverse settimane in seguito alle vicissitudini che avevano coinvolto il loro capo Yevgeny Prigozhin.

"In generale, nell’est del Paese sono in corso feroci battaglie. La situazione è tesa, ma controllata dai difensori ucraini", ha aggiunto ancora Yavlesh, secondo cui l'assalto a Bakhmut sarebbe un prezzo molto alto da pagare perché l'Ucraina non potrebbe permettersi di perdere così tante persone. Pare che fino a quando l'operazione non sarà perfettamente pianificata e non saranno sgomberati tutti i campi minati, i soldati ucraini non saranno mandati avanti. C'è dunque un'aria di attesa su entrambi i fronti.

La mossa di Mosca

La Russia ha intenzione di alleggerire la pressione di Kiev, che dal canto suo sta dimostrando di spingere a sud nella sua controffensiva mentre prova a tenere sul fianco orientale, dove Mosca sarebbe in difficoltà. Secondo l'esercito ucraino, nella direzione di Tavria i russi hanno infatti perso circa 250 morti e feriti e 20 mezzi militari.

"Il lavoro di combattimento delle forze di difesa continua in direzione di Tavria. Negli ultimi giorni la Russia ha perso 248 persone. Sono state distrutte 20 unità di equipaggiamento militare nemico, in particolare 1 carro armato, 3 veicoli da combattimento, 8 sistemi di artiglieria e mortai, 1 sistema anticarro, 4 UAV, 3 veicoli e 3 depositi di munizioni", ha fatto sapere su Telegram il generale Oleksandr Tarnavskyi, comandante del gruppo operativo e strategico di truppe Tavria.

In ogni caso, pare che la concentrazione di forze a Bakhmut possa indicare anche la volontà della Russia di voler continuare a conquistare le città ucraine, oltre a quella di non perdere quelle già in controllo. Blindare il discorso in quest'area, insomma, consentirebbe a Mosca di penetrare nella regione del Donetsk e aggiungere ulteriori tasselli al proprio piano. Tra i militari presenti da queste parti, intanto, figurerebbero anche alcuni membri del gruppo Wagner. Il loro obiettivo sarebbe quello di "tappare il buco" nella difesa dell'esercito russo, ha dichiarato il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, secondo cui la compagnia paramilitare russa ha cessato di esistere con l'eliminazione del suo fondatore Prigozhin.

Nel frattempo, Denis Pushilin, capo dell'autoproclamata repubblica popolare di Donetsk ha dichiarato al canale televisivo Rossiya 24 di non escludere che le truppe ucraine possano lanciare una nuova offensiva in ottobre. "Nella direzione sud, cioè nelle direzioni Orekhovsky e Ugledarsky, qui vediamo l'accumulo di forze nemiche, il trasferimento di riserve, e queste riserve si formano ad una certa distanza dalla linea del fronte.

A quanto pare, il nemico si sta ancora preparando", ha spiegato.

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