Guerra in Ucraina

"Durerà molti anni...". La profezia degli 007 sulla guerra ucraina

Mosca sarebbe pronta ad aumentare considerevolmente il suo budget per la Difesa nel 2024. Il ministro russo Shoigu ha detto di essere preparato a continuare a combattere fino al 2025

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La Russia si starebbe preparando ad una guerra lunga “molti anni”. L’intelligence britannica, nel suo rapporto quotidiano sull’evoluzione del conflitto pubblicato su X, ha citato informazioni trapelate dal ministero delle Finanze di Mosca, in cui si “suggerisce che la spesa per la difesa russa è destinata ad aumentare fino a raggiungere circa il 30% della spesa pubblica totale nel 2024”.

Il ministero propone un bilancio per la difesa pari a 10,8 trilioni di rubli (112 miliardi di dollari, ndr), equivalente a circa il 6% del Pil e ad un aumento del 68% rispetto al 2023”, hanno affermato i servizi segreti di Sua maestà. “È molto probabile che la Russia possa sostenere questo livello di spesa per la difesa fino al 2024, ma solo a discapito dell’economia nel suo complesso”. Nel rapporto, viene sottolineato anche che i bilanci di Mosca per quanto riguarda le forze armate sono sempre riservati. Se fossero veri, però, potrebbero suggerire che “la Russia si sta preparando per molti anni di combattimento in Ucraina”. Secondo i britannici, questi dati sarebbero in linea con le dichiarazioni del ministro della Difesa Sergei Shoigu, che ha detto di essere preparato ad un prolungamento del conflitto fino al 2025.

La notizia è arrivata in un momento molto difficile per Kiev. La controffensiva procede, sempre con estrema lentezza e con ingenti perditi in termini di uomini ed equipaggiamento. Gli Stati Uniti hanno evitato per un soffio lo shut down, ma al prezzo di una sospensione momentanea dell’invio di armi in Ucraina e anche il fronte europeo è sempre più vacillante. La Polonia, infatti, ha già annunciato che non avrebbe più spedito materiale bellico nel Paese in guerra ed è probabile che la Slovacchia la seguirà, dopo la vittoria alle elezioni di Robert Fico.

Già ad inizio settembre il presidente Volodymyr Zelensky aveva espresso il timore che l’unità di intenti dei suoi alleati non fosse abbastanza salda, e tutte queste notizie sembrano confermarlo. L’Ucraina, a differenza della Russia, non ha ancora un’industria bellica propria e, nel caso in cui i Paesi occidentali dovessero ridurre sempre di più il loro supporto, l’esercito ucraino sarebbe surclassato dalla semplice quantità di uomini e mezzi che Mosca sarebbe capace di mandare al fronte.

Inoltre, un riarmo russo in vista della stagione invernale potrebbe significare un ritorno al 2022, con bombardamenti giornalieri alle infrastrutture strategiche ucraine atti a piegare la popolazione, facendole patire il freddo, e a costringere il governo di Kiev a sedersi al tavolo delle trattative o, nell'ipotesi peggiore, alla resa.

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