Guerra in Ucraina

Troll, siti fake e "spin doctors": così Mosca prova a fermare il supporto di Usa e Ue a Kiev

Dal gennaio 2023, il Cremlino ha aumentato gli sforzi per diffondere in rete notizie false o dare ampia risonanza alle opinioni delle ali più estreme della politica occidentale, in modo da minare il sostegno all'Ucraina

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La campagna di disinformazione online capitanata dal Cremlino procede a tutta forza. Secondo un’indagine del Washington Post, che ha avuto accesso a documenti riservati del governo russo tramite agenzie d’intelligence europee, il fronte della propaganda virtuale è diventato importante per Mosca tanto quanto la prima linea in Ucraina.

L’obiettivo dei cosiddetti spin doctors al soldo dello zar è minare il sostegno a Kiev sia negli Stati Uniti, sia nelle nazioni dell’Unione come Francia e Germania. La campagna dei troll si è concentrata su X, YouTube, Facebook e il social dell’ex presidente Donald Trump, Truth, focalizzandosi sul dipingere Volodymyr Zelensky come un corrotto, sull’enfatizzare il numero di migranti che attraversano il confine con il Messico e sull’indicare gli “americani bianchi” come la categoria più influenzata negativamente dall’invio all’estero di aiuti militari.

Protagonista di questo sforzo di disinformazione, identificato grazie all’analisi dei metadati, è Ilya Gambashidze, capo della società di pubbliche relazioni di Mosca Social Design Agency. Il suo team è responsabile della creazione di migliaia di account fasulli che promuovono le opinioni dell’ala più estrema del partito Repubblicano e della creazione di decine di siti web progettati per rassomigliare i principali organi di informazione occidentali, in una campagna che i funzionari del blocco Nato-Ue hanno soprannominato “Doppleganger”.

Gli spin doctor di Gambashidze usano una strategia che la società di ricerca Alethea ha definito “scrivere con inchiostro invisibile”: utilizzano account per inviare link e materiali contenenti notizie false o reali di cui il Cremlino vuole aumentare la risonanza mediatica, per poi cancellare rapidamente i loro profili una volta che le informazioni sono entrate nel circolo delle piattaforme. Così facendo, riescono a nascondere la provenienza delle fake news o delle fonti di disinformazione.

Il Threat analysis center di Microsoft e la compagnia di intelligence Graphika hanno rilevato che la chiave del successo di questa strategia è la quantità di contenuti che vengono prodotti ogni giorno. “È sufficiente spingere i contenuti ogni singolo giorno", ha detto Clint Watts, capo del team dell’azienda di Redmond. "È proprio la disponibilità di questi contenuti nel tempo che funziona, perché qualcuno ci inciamperà, un politico o una celebrità li troverà nel tempo solo grazie alla disponibilità dei contenuti".

Nella primavera del 2024, il presidente Joe Biden tenterà un’altra volta di sbloccare il pacchetto da 60 miliardi di aiuti militari per Kiev. I russi si sono già mossi per rivoltare l’opinione pubblica americana contro la Casa Bianca, descrivendo gli Usa come “a un passo dal diventare un Paese del Terzo Mondo”.

Una battaglia lontana dal fronte, che si combatte comunque sulla pelle degli ucraini.

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