
La nuova offensiva israeliana su Gaza segna un’ulteriore escalation del conflitto. Dall’alba, almeno 17 palestinesi sono rimasti uccisi nei raid, compresi membri di una stessa famiglia colpita in una tenda a Khan Yunis.
Intanto, oltre 400mila civili hanno già lasciato Gaza City, secondo l’Idf, che oggi ha annunciato l’apertura di una seconda via di evacuazione lungo Salah a-Din Street. La comunità internazionale esprime crescente preoccupazione: dal Canada arriva un duro monito a Israele affinché rispetti il diritto internazionale e accetti un cessate il fuoco.Cogat: 550 palestinesi hanno lasciato Gaza verso Paesi anche europei
Circa 550 palestinesi della Striscia di Gaza hanno lasciato oggi l'enclave in un'operazione coordinata dall'ente israeliano delle attività governative nei Territori (Cogat). La maggior parte, riferisce l'organismo, sono pazienti malati accompagnati da chi li assiste. I voli sono diretti verso gli Emirati Arabi Uniti, la Giordania, il Regno Unito, il Belgio, la Romania e altri Paesi dell'Unione Europea. "Finora oltre 5.000 residenti hanno lasciato la Striscia di Gaza attraverso il valico di Allenby o l'aeroporto di Ramon, a Eilat", ha aggiunto l'autorità israeliana.
Italia disposta a discutere sanzioni a ministri israeliani
Al Coreper di questo pomeriggio la Commissione europea ha presentato le proprie proposte per esercitare pressione su Israele a fronte dell'attuale situazione a Gaza. L'Italia è stata tra i Paesi membri che hanno preso la parola nel dibattito. A quanto si apprende, Roma ha preso nota, ha ricordato il proprio sostegno alla risoluzione Onu per la soluzione a due Stati, ha ribadito il proprio sostegno all'adozione di sanzioni contro coloni violenti e si è detta "disponibile a parlare di sanzioni contro i ministri estremisti israeliani".
Hamas: "Non abbiamo paura delle porte dell'inferno di Trump"
"Non abbiamo paura di Trump quando dice che ci aprirà le porte dell'inferno. Non riceviamo istruzioni da lui su come trattare gli ostaggi nemici. Li trattiamo secondo i nostri valori e la nostra religione". Lo ha dichiarato un alto funzionario di Hamas, Razi Hamed apparendo su Al Jazeera dopo essere stato preso di mira dall'Idf in Qatar. "Chiunque voglia liberare gli ostaggi deve ordinare a Netanyahu di concludere un accordo di scambio di prigionieri e fermare la guerra", ha affermato.
Msf: ucciso nostro operatore a Gaza, è il 13esimo dall'inizio della guerra
"Medici Senza Frontiere è sconvolta e rattristata per la morte di un membro del suo staff, Hussein Alnajjar. Hussein è morto ieri a Gaza a causa delle ferite da schegge riportate cinque giorni prima, a seguito di un attacco aereo israeliano vicino alla sua tenda. Sono rimasti feriti nello stesso incidente anche la cognata e il nipote. Non si tratta di un tragico incidente, ma dell'ennesima dimostrazione che a Gaza non esiste alcun luogo sicuro" lo scrive l'organizzazione in un comunicato. Hussein è il tredicesimo operatore di Msf ucciso dall'inizio della guerra a Gaza.
"Come Msf - si legge in una nota -, siamo indignati dal fatto che la violenza militare continui a uccidere i nostri colleghi palestinesi. Hussein lavorava come infermiere da gennaio 2024, nelle cliniche di Deir al-Balah e Khan Younis. In precedenza, aveva lavorato in collaborazione con i team di Msf come tecnico di sterilizzazione in un progetto di ricostruzione degli arti presso l'ospedale Al-Awda. Padre di 3 bambini, era una persona appassionata e amava la vita. Inoltre, orfano di padre, Hussein era il maggiore di quattro fratelli e supportava finanziariamente gli studi di uno di loro, che sta studiando medicina in Egitto. In questo tragico momento, i nostri pensieri vanno alla moglie di Hussein, ai suoi figli e a tutti i suoi familiari e amici. Questo spargimento di sangue deve finire. Msf condanna con forza la sua uccisione e chiede ancora una volta il ripristino immediato del cessate il fuoco e la protezione dei civili" conclude l'organizzazione.
Smotrich: "Gaza è una miniera d'oro immobiliare"
Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich afferma che la Striscia di Gaza è una "miniera d'oro immobiliare" e che è in trattative con gli americani su come dividerla dopo la guerra. A Gaza c'è "un'abbondanza immobiliare" che "si ripaga da sola" e lui ha "già avviato i negoziati con gli americani", ha affermato il ministro di estrema destra, durante una conferenza immobiliare a Tel Aviv. Lo riporta il Times of Israel. "Abbiamo investito molti soldi in questa guerra. Dobbiamo vedere come distribuiremo il terreno in percentuale", ha detto Smotrich, aggiungendo che "la demolizione, la prima fase del rinnovamento della città, l'abbiamo già fatta. Ora dobbiamo solo costruire".
Il bilancio ufficiale dei morti a Gaza supera i 65mila
Il bilancio delle vittime a Gaza supera i 65.000 dall'inizio della guerra nel 2023, secondo gli ultimi dati del ministro della Salute di Gaza, che fa capo ad Hamas. Almeno 65.062 palestinesi sono stati uccisi e 165.697 feriti negli attacchi a Gaza in quasi due anni di guerra. Nelle ultime 24 ore, gli ospedali hanno ricevuto i corpi di 7 persone uccise e 87 feriti provenienti dai centri di distribuzione degli aiuti. L'ultimo bilancio dei morti cercando aiuto nei centri gestiti dal Ghf è di 2.504, e oltre 18.381 feriti. I morti di fame dell'ultimo giorno sono 4, il totale sale a 432, inclusi 146 bambini.
La Spagna aiuterà a compensare le entrate dell'Anp trattenute da Israele
Il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares ha affermato che il suo Paese collaborerà con la Norvegia "per mettere sul tavolo un fondo" che compensi tutte quelle entrate che appartengono all'Autorità Nazionale Palestinese e che Israele sta trattenendo". "Israele sta cercando di annientare l'idea e la possibilità di uno Stato palestinese con le bombe a Gaza in un vero e proprio massacro", ha affermato Albares durante una visita in Egitto in cui accompagna i reali. Nel febbraio 2024 la Norvegia ha dichiarato che avrebbe trasferito all'Autorità Palestinese i fondi fiscali congelati da mesi a causa di una disputa con Israele. Israele riscuote le tasse e i dazi doganali per conto dell'Autorità Palestinese, che amministra parti della Cisgiordania occupata e contribuisce anche al pagamento dei servizi pubblici a Gaza. Dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre Israele ha periodicamente rifiutato di effettuare i trasferimenti. Il ministro delle Finanze israeliano di estrema destra Bezalel Smotrich ha affermato che i fondi stavano sostenendo il terrorismo.
Idf: oltre 150 attacchi a Gaza City negli ultimi giorni
L'esercito israeliano (Idf) ha dichiarato che l'aviazione e l'artiglieria hanno colpito Gaza City più di 150 volte negli ultimi giorni, prima dell'arrivo delle truppe di terra. Gli attacchi hanno distrutto grattacieli in zone densamente popolate da campi tendati dove migliaia di palestinesi hanno trovato rifugio. Israele sostiene che i grattacieli siano utilizzati da Hamas per sorvegliare le truppe.
Ministro Sa'ar: "Raccomandazione della Commissione Ue è moralmente distorta"
"La raccomandazione della Commissione Ue, guidata dalla presidente Ursula von der Leyen, è distorta dal punto di vista morale e politico, e si spera che - come in passato - non venga adottata. Eventuali provvedimenti contro Israele riceveranno una risposta adeguata, anche se speriamo che non si arrivi a quel punto". Lo scrive su X il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sàar dopo l'annuncio sulla raccomandazione per la sospensione del sostegno bilaterale al governo israeliano. "Azioni contro Israele danneggerebbero gli stessi interessi dell'Europa. Israele continuerà a lottare, con l'aiuto dei suoi amici in Europa", ha aggiunto.
Berlino: prendiamo molto sul serio il rapporto Onu su Gaza
Il governo tedesco prende molto sul serio il rapporto delle Nazioni Unite su Gaza. Lo ha detto un portavoce del ministero degli Esteri tedesco in conferenza stampa. "Il governo tedesco ha preso atto del rapporto della Commissione d'inchiesta", ha dichiarato il portavoce, spiegando che l'esecutivo rispetta il mandato della commissione di condurre una propria analisi della situazione nei territori palestinesi e lo prende "molto seriamente". "Le analisi della commissione parlano da sole", ha affermato il portavoce. Come per tutti i rapporti di questo tipo, il governo tedesco non può esaminare in dettaglio tutte le conclusioni e i risultati della commissione. "È assolutamente chiaro, tuttavia, che gli incidenti descritti nel rapporto sono estremamente preoccupanti". Nei conflitti armati, tutte le parti sono vincolate dal diritto internazionale umanitario. La commissione d'inchiesta indipendente del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha concluso che quattro dei cinque crimini elencati nella Convenzione delle Nazioni Unite del 1948 per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio erano stati commessi a Gaza.
La commissione Ue sospende il sostegno bilaterale a Israele
"Sospendiamo il sostegno bilaterale al governo israeliano. Si tratta di un segnale importante, che conferma la nostra politica a favore della pace. In particolare, 14 milioni di euro di fondi già stanziati per il periodo 2020-2024. Di tale importo, 4,3 milioni di euro sono stati contrattualizzati, mentre 9,4 milioni di euro rimangono non contrattualizzati. Fino a nuovo avviso, non procederemo all'identificazione congiunta di nuove azioni né alla firma di contratti". Lo ha annunciato la commissaria Ue Dubravka Suica sottolineando che in questo caso l'esecutivo comunitario ha potuto prendere una decisione "indipendente".
La proposta dell'Ue: sanzioni a 2 ministri israelini e a coloni violenti
La Commissione europea, come già fatto dal Regno Unito, propone di sanzionare i ministri estremisti del governo israeliano: il ministro per la Sicurezza Nazionale, Itamar Ben-Gvir, e per le Finanze, Bezalel Smotrich, così come i coloni violenti della Cisgordana: 3 individui e 6 entità, riferisce un funzionario Ue.Nell'ambito del regime globale di sanzioni dell'UE in materia di diritti umani, il Consiglio ha finora elencato nove individui e cinque entità legate all'estremismo violento in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, nonché al blocco degli aiuti umanitari a Gaza.Il 7 dicembre 2020, il Consiglio ha istituito un regime globale di sanzioni in materia di diritti umani, che si applica ad atti quali genocidio, crimini contro l'umanità e altre gravi violazioni o abusi dei diritti umani (ad esempio tortura, schiavitù, esecuzioni extragiudiziali, arresti o detenzioni arbitrarie). Il regime globale di sanzioni dell'UE in materia di diritti umani sottolinea la determinazione dell'UE a rafforzare il proprio ruolo nell'affrontare gravi violazioni e abusi dei diritti umani in tutto il mondo. Il conseguimento dell'effettivo godimento dei diritti umani da parte di tutti è un obiettivo strategico dell'Unione. Il rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell'uguaglianza, dello Stato di diritto e dei diritti umani è un valore fondamentale dell'Unione e della sua politica estera e di sicurezza comune.Il Consiglio europeo ha condannato fermamente la violenza in corso da parte dei coloni estremisti in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, e ha invitato il Consiglio a proseguire i lavori su ulteriori misure restrittive contro i coloni estremisti. Il Consiglio europeo ha inoltre chiesto un accesso sicuro ai luoghi santi e il mantenimento dello status quo. Infine, il Consiglio europeo ha condannato le decisioni del governo israeliano di espandere ulteriormente gli insediamenti illegali in tutta la Cisgiordania occupata e ha esortato Israele a revocare tali decisioni.
Ex capi dello Shin Bet contestano la nomina del nuovo vertice della sicurezza interna
Ex capi dello Shin Bet contestano la nomina di David Zini a capo dei servizi di sicurezza interni. Quattro ex direttori dello Shin Bet hanno depositato formali opposizioni alla nomina del generale in congedo David Zini alla guida dell'organizzazione. Le obiezioni sono state presentate dall'avvocato Eitan Peleg alla commissione Gronis, incaricata di esaminare il caso. Secondo Ami Ayalon, Carmi Gillon, Nadav Argaman e Yoram Cohen - tutti ex responsabili dello Shin Bet - Zini non possiede le competenze necessarie per assumere la carica. La loro iniziativa è insolita, poiché raramente ex vertici dell'apparato di sicurezza si esprimono pubblicamente contro un candidato proposto dal governo. Il dibattito sulla nomina di Zini si inserisce in un contesto politico e di sicurezza delicato per Israele, dove la guida dello Shin Bet è considerata una delle posizioni più sensibili e cruciali, soprattutto in un periodo segnato da tensioni e conflitti interni ed esterni.
Kallas: "Sanzioni a ministri israeliani estremisti e Hamas"
"Oggi al Collegio dei Commissari abbiamo discusso della situazione a Gaza, l'operazione a Gaza City rappresenta un'escalation della guerra, oggi presentiamo un robusto pacchetto di sanzioni: l'obiettivo non è punire Israele ma migliorare la situazione a Gaza, tutti gli Stati membri sono d'accordo nel dire che la situazione umanitaria è intollerabile". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas in conferenza stampa, precisando che "oltre ai ministri israeliani estremisti" nel pacchetto - che deve essere approvato all'unanimità - "ci sono altri membri di Hamas e coloni violenti". La proposta inoltre include misure sul commercio
Pechino: ci opponiamo a operazioni militari di Israele a Gaza
Il ministero degli Esteri cinese ha dichiarato di "opporsi fermamente" all'attacco di Israele alla città di Gaza City. "La Cina si oppone fermamente all'escalation delle operazioni militari di Israele a Gaza e condanna tutti gli atti che danneggiano i civili e violano il diritto internazionale", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri, Lin Jian.
Fonti Ue: import di armi da Israele non coperto da sanzioni
Il settore delle armi non sarà toccato dalla proposta della Commissione Europea sulla sospensione del trattamento preferenziale delle misure commerciali fra Ue e Israele poiché non rientra nelle specificità dell'accordo di associazione ma è anzi coperto dal quadro generale del Wto. Lo precisa un alto funzionario Ue illustrando i dettagli della proposta dell'esecutivo blustellato, sottolineando che gli armamenti beneficiano spesso della "clausola di confidenzialità" per cui non è dato sapere con certezza quanto pesi sull'interscambio generale tra Ue e Israele.
Fonti Ue: misure proposte colpiscono il 37% del commercio con Israele
La proposta della Commissione mira a sospendere una parte - "la più significativa" - del trattato commerciale preferenziale tra l'Ue e Israele, che equivale al 37% del volume totale. Il resto, spiega un alto funzionario europeo, è regolato dai patti presi nel quadro del WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio) e non è soggetto alle misure. In termini pratici, si tratta di circa 227 milioni di euro all'anno, che ora saranno soggetti a dazi maggiorati e quindi applicati agli importatori europei (in tutto nel 2024 l'Ue ha importato beni da Israele per un valore totale di 16 miliardi di euro). Il grosso riguarderà i prodotti agricoli.
Tajani: "Contrari ad attacco a Gaza ma Hamas liberi gli ostaggi"
"Noi siamo contrari all'attacco a Gaza, dove continua la carneficina, ma Hamas liberi gli ostaggi e non si faccia scudo di queste persone innocenti per proteggere i loro arsenali di armi rischiando di compromettere ancora di più una situazione drammatica". Così Antonio Tajani, ministro degli Esteri e segretario nazionale di Forza Italia, a margine di un appuntamento elettorale per le regionali nelle Marche, questa mattina, a Piandimeleto (Pesaro Urbino). "Bisogna costruire l'unità della Palestina per poi riconoscere al momento opportuno lo Stato palestinese che dovrà vivere con lo Stato di Israele", ha concluso Tajani.
Autorità palestinese: blackout di telefoni e internet nel nord di Gaza
L'Autorità Palestinese per le Telecomunicazioni ha affermato che i servizi internet e telefonici sono interrotti nel nord di Gaza a causa degli attacchi israeliani. Lo riporta Al Jazeera. Secondo l'agenzia, i servizi internet e di linea fissa sono stati interrotti nei governatorati di Gaza e del Nord di Gaza a causa degli attacchi delle forze israeliane su diverse linee principali che forniscono i servizi nella regione.
Oltre 20 Ong chiedono ai leader mondiali di intervenire a Gaza
Una coalizione di importanti organizzazioni umanitarie ha esortato la comunità internazionale ad adottare misure più severe per fermare l'offensiva israeliana sulla città di Gaza, dopo che una commissione di esperti delle Nazioni Unite ha riscontrato che Israele sta commettendo un genocidio a Gaza.In una dichiarazione, le organizzazioni umanitarie hanno affermato che i paesi “devono utilizzare tutti gli strumenti politici, economici e legali a loro disposizione per intervenire” e che questo momento “richiede un'azione decisiva”. Il messaggio è stato firmato dai leader di oltre 20 organizzazioni umanitarie che operano a Gaza, tra cui il Consiglio norvegese per i rifugiati, Anera e Save the Children.
Media, 21 vittime dall'alba a Gaza City su 33 in Striscia
Dall'alba gli attacchi israeliani a Gaza hanno ucciso almeno 33 persone, secondo fonti mediche riprese da Al Jazeera. Del totale, 21 sono stati uccisi a Gaza City, dove è in corso il massiccio assalto via terra di Israele per conquistare il principale centro urbano della Striscia.
Papa, vicino alla gente di Gaza,condizioni inaccettabili
Il Papa, alla fine dell'udienza generale, ha espresso la sua "profonda vicinanza al popolo palestinese a Gaza, che continua a vivere nella paura e a sopravvivere in condizioni inaccettabili costretto con la forza a spostarsi, ancora un a volta, dalle proprie terre". Le parole del Pontefice sono state accolte dai fedeli in Piazza San Pietro con un applauso.
Idf: "Colpiti 50 obiettivi nella notte soprattutto a Gaza City"
L'esercito israeliano afferma che l'aviazione ha colpito circa 50 obiettivi nella Striscia di Gaza durante la notte, la maggior parte dei quali a Gaza City. Lo riporta il Times of Israel. Secondo l'esercito, nei giorni scorsi sono stati colpiti in totale 140 obiettivi. L'Idf afferma che tra gli obiettivi figurano tunnel, edifici utilizzati da gruppi terroristici, cellule di agenti e altre infrastrutture, ma fornisce pochi altri dettagli sulla sua intensificata offensiva contro la più grande area urbana di Gaza, avviata ieri.
Media, almeno 17 palestinesi uccisi in raid su Gaza
Sono diciassette i cittadini palestinesi uccisi dall'alba durante i bombardamenti israeliani in corso sulla Striscia di Gaza. Di questi 7 a Gaza City. Lo riporta Wafa. Fonti mediche hanno riferito che tre membri di una famiglia sono rimasti uccisi nel bombardamento israeliano di una tenda di sfollati nella zona di Mawasi a Khan Yunis, a sud della Striscia.
Idf, 400mila persone fuggite finora da Gaza City
Circa 400.000 palestinesi hanno finora evacuato Gaza City verso altre aree della Striscia. Lo conferma l'Idf in una stima riportata il Times of Israel, sottolineando che circa un milione di palestinesi risiedevano nella città prima che l'esercito israeliano iniziasse la grande offensiva nella zona. Ieri, il premier Benyamin Netanyahu aveva riferito che circa il 40% degli abitanti aveva lasciato la città. Negli ultimi giorni, il ritmo delle evacuazioni è aumentato fino a decine di migliaia di persone al giorno, secondo l'esercito. L'Idf ha annunciato questa mattina l'apertura di una seconda via di evacuazione su Salah a-Din, la principale autostrada nord-sud di Gaza.
Idf apre seconda via di evacuazione da Gaza City
Le Forze di difesa israeliane comunicano agli abitanti di Gaza che stanno aprendo una seconda via di evacuazione per coloro che desiderano fuggire da Gaza City, mentre l'esercito avanza nella città. Il percorso, lungo Sala-al-Din Street nella Striscia meridionale, sarà aperto da mezzogiorno di oggi fino a mezzogiorno di venerdì, ha annunciato il portavoce delle Idf in lingua araba Avichay Adraee sul suo account X.
Canada: "Attacco a Gaza è orribile, Israele rispetti diritti"
"La nuova offensiva terrestre di Israele a Gaza City è orribile. Aggrava la crisi umanitaria e mette a repentaglio il rilascio degli ostaggi", afferma il Ministero degli Affari esteri del Canada aggiungendo che "il governo israeliano deve rispettare il diritto internazionale". In una dichiarazione pubblicata sul suo account X, il dicastero di Ottawa continua dicendo che "il Canada si schiera a fianco dei partner internazionali nel sollecitare un cessate il fuoco immediato e permanente, aiuti umanitari senza restrizioni" nella Striscia di Gaza "e il rilascio di tutti gli ostaggi" israeliani.